7.5
- Band: SATANIC WARMASTER
- Durata: 00:55:15
- Disponibile dal: 13/12/2024
- Etichetta:
- Werewolf Records
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A marchiare di nero questo finale di 2024 ci pensano i Satanic Warmaster con l’ennesimo album black metal crudo e puro.
Il nuovo lavoro, “Exultation Of Cruelty”, esce con un bonus CD dove ci sono le versioni alternative delle canzoni e mostra la vera anima, underground, della band.
Stiamo parlando del settimo full-length del mastermind Werwolf e di questo suo progetto sempre ammaliante.
Il precedente ed ottimo “Aamongandr” presentava una produzione fin troppo professionale per i Satanic Warmaster, stavolta per contro la band è ritornata in tutto e per tutto nella dimensione underground sia a livello di songwriting che come suoni. Torniamo qui al black metal rudimentale, semplice, grezzo e tremendamente violento, Werwolf riporta indietro le lancette del tempo sino all’epoca di “Nachzehrer”.
Le prime due canzonisono due frustate micidiali tenute magnificamente i piedi da un paio di riff soltanto, ma tanto basta per renderle perfette e figlie di quella madre chiamata “Under A Funeral Moon”, release dei Darkthrone che continua ad esercitare il proprio influsso su vecchi e nuovi adepti della fiamma nera a distanza di più di trent’anni.
“As Blood Snarls A Macabre Silhouette” è l’esempio perfetto di una canzone black metal feroce e allo stesso tempo ammantata da una tetra oscurità, grazie ad una perfetta commistione di mid-tempo e ripartenze fulminanti. Altri brani che non possono passare inosservati sono sicuramente la tetra e funerea “Lord Of Blood And Darkness (Der Drachen-Prinz)” e la conclusiva “A Dead Rose For A Dying World” con il suo inizio struggente e la poesia piena di angoscia e disperazione che si eleva in tutta la sua bellezza nell’evoluzione di un brano da incorniciare.
In tanti potranno vedere in “Exultation Of Cruelty” un passo indietro dell’artista finlandese, forse un’occasione mancata di proseguire l’evoluzione iniziata con “Fimbulwinter” e proseguita con il già citato “Aamongandr” preferendo un ritorno scontato alle origini; ma forse la forza dei Satanic Warmaster (e di altre band finlandesi in particolare) è proprio quella di ricercare l’evoluzione restando però sempre entro i confini del black metal ortodosso, per poi di tanto in tanto ritornare a rendere omaggio alla sua vera essenza.
Ed è questa la scelta che qui ha fatto Werwolf e che va sostenuta perché, sebbene la nuova release non abbia canzoni incredibili – come ad esempio l’opener “Bafomet” su Aamongandr” – o la produzione di “Fimbulwinter”, “Exultation Of Cruelty” non ha veramente niente da invidiare in quanto la lingua parlata è il black metal allo suo stato più puro, primordiale. Infine, la cover dell’album è da applausi, manifesto del disagio esistenziale. Lunga vita al black metal!
