• Band: POWER BEYOND , SAVIOR FROM ANGER
• Durata: 00:28:14
• Disponibile dal: 30/09/2024
• Etichetta:
• Metal Zone Italia

Parlare di split album in ambito heavy/power sembra una cosa ormai vetusta, dato che queste tipo di collaborazioni si vedono ormai principalmente in campo estremo, ma per salutare il ritorno in attività dei Savior From Anger quale idea migliore, se non condividere mezz’oretta di musica con i Power Beyond di Bruno Masulli?  Sorvoliamo per un attimo l’aspetto estetico – con una copertina in odore di rimaneggiamenti da intelligenza artificiale mal riusciti, soprattutto guardando gli angeli a guardia dei ‘Cancelli della Nebbia Eterna’ – e cerchiamo di concentrarci sulla musica: come suona il ritorno dei Savior From Anger? Sinceramente, non male.
Marco Ruggiero ha messo insieme una squadra di musicisti che sa sicuramente il fatto suo, a cominciare da Francesco Lino, capace di dominare decisamente la scena con la sua voce ispirata a Bruce Dickinson, forse la cosa di cui più di tutte aveva bisogno la formazione partenopea.
Dei tre pezzi inclusi nello split, a parte la classica cavalcata “Queen Of The Night”, sicuramente il più riuscito è “Save Me”, dove Ruggiero ha modo di far sentire meglio i suoi riff e i due nuovi acquisti – Piersabato Gambino al basso e Carlo Chiappella alla batteria – riescono a valorizzare la loro tecnica.
Come era già successo in passato, le idee sono sì buone, ma un po’ azzoppate da una produzione asciutta ed essenziale non sempre all’altezza della situazione.
Ci lasciano incuriositi anche i pezzi dei Power Beyond, che nel corso degli anni hanno rilasciato una miriade di EP e singoli e che stanno finalmente per arrivare al traguardo del primo disco: si tratta di un heavy-power metal molto influenzato da Iced Earth e Witherfall, con qua e là anche echi di Savatage.
“Temporal Cognition” ci trasporta in un mondo decisamente più oscuro rispetto a quanto sentito prima, con un riffing molto deciso e dalle venature thrash, mentre Masulli, che oltre alla chitarra ha il compito di condurre il tutto con la voce, si dimostra un abile musicista, anche nella strumentale “Magnetar”. A chiudere il tutto c’è poi “Conceived”, apprezzabile anch’essa per gli echi alla Sanctuary che irrompono prepotenti in primo piano.
Una produzione un po’ più rifinita e ispirata alle band precedenti favorisce l’ascolto, rendendoci interessati a questo punto al prossimo debut dei napoletani, anche se forse avremmo preferito un suono di batteria e basso più intensi, visto che alcune volte sembrano meno definiti rispetto alla chitarra.
Non possiamo quindi che essere curiosi di sentire il prossimo lavoro dei Savior From Anger e il debut dei Power Beyond, nonostante qualche piccolo limite su cui comunque si può chiudere un occhio e su cui speriamo le due formazioni lavorino (future copertine incluse).