voto
8.0
8.0
- Band: SAXON
- Durata: 00:44:37
- Disponibile dal: 05/03/2007
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Graditissimo ritorno dei leoni inglesi Saxon, band cardine della NWOBHM e oggi ancora in gran forma nonostante la quasi trentennale carriera. A dimostrare ancora una volta che la pensione è a dir poco lontana, Biff (leva 1951) e soci pubblicano questo “The Inner Sanctum”, l’ennesimo buon album che si candida di diritto tra le migliori uscite del recente passato della band. Un disco diretto, fresco ed ispirato che in parte ripesca l’attitudine più hard rock dei Saxon e che associa alla grande l’heavy metal contemporaneo con gli elementi tipici degli anni ’80. Il lavoro si apre alla grande con “State Of Grace”, mid tempo dal sapore epico ed atmosferico, uno dei migliori pezzi scritti ultimamente dai Saxon. Buono anche il lavoro del ritrovato e storico batterista Nigel Glockler. Altro brano da incorniciare è la successiva “Need For Speed” che, tanto per intenderci, sarebbe una perfetta colonna sonora per l’omonimo e celebre videogioco. Tirata ed estremamente diretta vede Biff sugli scudi ed un ottimo lavoro della rodatissima coppia Quinn-Scarratt alle chitarre. Il disco si mantiene su alti livelli e tocca uno dei suoi apici con “Red Star Falling”, un bellissimo lento dotato di un ottimo ritornello e di una parte solista centrale notevole. La classe non è acqua e l’attenzione resta alta grazie a pezzi coinvolgenti come “If I Got to Rock (To Stay Alive)”, brano hard rock il cui inizio richiama alla mente “747 (Strangers in the Night) “ o “If I Was You”, il primo singolo estratto dal disco. L’unico episodio poco ispirato del lotto è “Ashes To Ashes”, un inno poco riuscito, soprattutto a causa di un chorus abbastanza scontato. L’album si chiude con la potente “Atila The Hun”, brano lungo, maestoso ed articolato che ci riporta in territori più classicamente metal. Ottimo anche il lavoro del produttore Charlye Bauerfeind, in grado di dare un taglio moderno ed attuale ai suoni, senza snaturare l’anima classicamente heavy delle composizioni. Che dire, cinquant’anni e non sentirli… non è da tutti. Un esempio lampante per le nuove leve di cosa significhi aver professionalità, passione e dedizione.