SCALA MERCALLI – New Rebirth

Pubblicato il 18/10/2015 da
voto
6.5
  • Band: SCALA MERCALLI
  • Durata: 55 minuti
  • Disponibile dal: 18/09/2015
  • Etichetta:
  • Art Gates Records

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In un’epoca in cui si sente spesso parlare di divisioni, scissioni, campanilismi ecc., un po’ di sano e sincero patriottismo ogni tanto non guasta: questo terzo full-length degli Scala Mercalli, band marchigiana attiva sin dal 1992, è infatti incentrato soprattutto sul Risorgimento italiano. In realtà, non ci sembra si possa parlare di un vero e proprio concept, però diverse canzoni traggono spunto da episodi riguardanti l’Unità d’Italia: così, in particolare, “September 18, 1860” rievoca la battaglia di Castelfidardo, che fu decisiva per annettere Marche e Umbria al nuovo stato italiano che stava nascendo; oppure, ancora, ad esempio, “Hero Of Two Worlds” è ovviamente dedicata all'”Eroe dei due mondi”, Giuseppe Garibaldi. Rispetto all’album precedente, “Border Wild”, uscito ben sei anni fa, in line-up si riscontrano significative novità, visto l’inserimento di due nuovi chitarristi, Luca Vignoni e Clemente Cattalani: si tratta di due axe-men di qualità, molto bravi nelle lead guitars e facilmente propensi agli assoli, che per la verità, parlando di ritmiche, pur non risparmiandosi in quanto a riff, non sempre ci sono sembrati abbastanza incisivi a livello di sound. Particolare il cantato di Christian Bartolacci (Ibridoma), spesso alto e un po’ stridente, che può piacere o meno ma che obiettivamente si coniuga perfettamente con la musica degli Scala Mercalli. Lo stile è molto orientato verso sonorità classiche e la band non sembra preoccuparsi di andare a ricercare alcun tipo di novità o sperimentazione. D’altronde, a livello compositivo, i brani sono ben strutturati e molto curati anche nei testi, che si presentano davvero ricchi a livello lessicale, tanto che, in qualche caso, proprio per l’utilizzo di molte parole, rendono un po’ difficoltoso l’inserimento del verso nella frase musicale: in tal senso, ogni tanto si avverte in effetti qualche piccola forzatura, che poi, di fatto, non agevola la musicalità del brano. Ad ogni modo, come dicevamo, va certamente apprezzata la cura degli Scala Mercalli nella stesura delle canzoni e sicuramente si avverte una certa attenzione anche per i dettagli. Nel disco si riscontra la presenza di diverse buone canzoni, benchè forse manchino pezzi di grande impatto, tali da far emergere realmente la band rispetto ad un mercato discografico sempre più inflazionato. D’altra parte, è pur vero che gli Scala Mercalli, in qualche misura, sopperiscono a quest’aspetto mettendoci una buona dose di personalità e anche un po’ d’immagine, con tanto di costumi abbinati alle tematiche d’ispirazione storica su cui basa l’album. Tra le tracce più significative, menzioniamo “All The Children Are Disappeared”, “Time For Revolution” e “Face My Enemy”. In conclusione, “New Rebirth” non è magari un capolavoro, però parliamo di un disco realizzato indubbiamente con grande passione, che sarebbe un peccato far passare inosservato.

TRACKLIST

  1. The Long March
  2. September 18, 1860
  3. Nightmare Falls
  4. All The Children Are Disappeared
  5. Time For Revolution
  6. Eternity
  7. Hero Of Two Worlds
  8. Face My Enemy
  9. The Undead
  10. Spit On My Face
  11. Last Leaf
  12. Still United
  13. The Flag
2 commenti
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