SCAR OF THE SUN – A Series Of Unfortunate Concurrencies

Pubblicato il 13/06/2011 da
voto
6.0
  • Band: SCAR OF THE SUN
  • Durata: 00:56:07
  • Disponibile dal: 26/05/2011
  • Etichetta:
  • Scarlet Records
  • Distributore: Audioglobe

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Debutto assoluto sulla lunga distanza per i greci Scar Of The Sun, che, dopo un omonimo promo e alcuni cambi di formazione, hanno stabilizzato la propria line up e dato vita a “A Series Of Unfortunate Concurrencies”. Il disco, in uscita presso la nostra Scarlet Records, mette subito in evidenza una serie di ospiti illustri: dalla coproduzione di Rhys Fulber (Paradise Lost, Waltari, Fear Factory, Machine Head, Megadeth fra gli altri), al mastering firmato Greg Reely (Strapping Young Lad, Theatre Of Tragedy, Coldplay…), fino ad arrivare agli ospiti Mikael Stanne (Dark Tranquillity), Bob Katsionis (Firewind), Mario Iliopoulos (Nightrage), Chris Antoniou (Septic Flesh) e Leah Randi (Conjure One). Venendo alla sostanza, il primo passo degli Scar Of The Sun mostra buone prospettive future, ma ancora una certa immaturità compositiva, imputabile soprattutto alla difficoltà nel creare linee vocali vincenti sui refrain principali e oltretutto la voce statica del singer e tastierista Terry, una sorta di scialbo Nick Holmes, non favorisce la resa complessiva. A livello di sound, gli Scar Of The Sun propongono un gothic metal fortemente influenzato da Amorphis e soprattutto Paradise Lost, cui riescono ad aggiungere un pizzico di personalità con influenze doom, moderati inserti electro dalle tastiere e una vena progressiva riscontrabile nella struttura talvolta articolata delle canzoni. Soprattutto a livello strumentale le idee non mancano e possiamo facilmente trovare pregevoli spunti in pezzi quali “Swansong of Senses” e la titletrack; tuttavia, come già accennato, le troppo spesso  ripetitive vocals limitano l’identità della canzone in più di una circostanza. Gli episodi migliori il quintetto ellenico li regala con la moderna ed immediata “Ode To A Failure”, impreziosita dall’ugola di Stanne e proprio in chiusura grazie all’ottima “I Lost”, brano che, pur caratterizzato da un alto minutaggio e una struttura non propriamente lineare, riesce a convincere su tutta la linea. Non mancano capacità compositive e personalità, negli Scar Of The Sun: “A Series Of Unfortunate Concurrencies” mostra un potenziale inespresso in troppi frangenti, ma fa ben sperare per il futuro.

TRACKLIST

  1. Disposable
  2. Swansong Of Senses
  3. Ode To A Failure
  4. 8th Ocean Dried
  5. Gravity
  6. A Series Of Unfortunate Concurrencies
  7. Burn The Memory
  8. A Pause In The Disaster
  9. Disciple Of The Sun
  10. I Lost
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