SCAR SYMMETRY – Singularity (Phase II: Xenotaph)

Pubblicato il 11/06/2023 da
voto
7.5
  • Band: SCAR SYMMETRY
  • Durata: 00:58:20
  • Disponibile dal: 09/06/2023
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast

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Chi scrive ricorda come fosse ieri l’uscita di “Symmetric In Design”, disco d’esordio degli Scar Symmetry capace di farsi notare a metà degli anni Zero in una scena in grande fermento grazie al suo irresistibile mix di melo-death e power-prog. La firma per il colosso Nuclear Blast dal successivo “Pitch Black Progress” sembrava un lasciapassare per ripercorrere le gesta di Soilwork e In Flames, invece gli immancabili cambi di line-up e un songwriting meno riconoscibile hanno fatto scemare progressivamente l’interesse del pubblico, al punto che l’annunciata trilogia “The Singularity” era rimasta ferma al primo capitolo (“Neohumanity”, incentrato sul ruolo dell’intelligenza artificiale).
Arriviamo dunque ai giorni nostri – dopo una pausa di ben nove anni, lo stesso lasso di tempo in cui sono usciti i primi sei album – e mentre l’AI generativa è ormai realtà, vede la luce il secondo capitolo, “Phase II: Xenotaph”, che sembra voler riportare indietro il tempo. Fin dall’opener “Chrononautilus” assistiamo a una ‘battle for the mic’ che vede contrapposti Roberth Karlsson (scream) e Lars Palmqvis (clean vocals), spalleggiati rispettivamente da ritmiche al limite del blas-beat e fraseggi melodici di chitarra e tastiera: nulla di realmente innovativo, e tutto soppesato col bilancino, ma l’insieme funziona comunque molto bene grazie all’abilità tecnica dei musicisti e ritornelli efficaci. Per variare un po’ sul tema, vista anche la durata mediamente lunga dei pezzi, la band si concede qualche divagazione incorporando elementi che vanno dal symphonic black (“Altergeist”) alle melodie più solari del power (“Reichsfall”), senza dimenticare i break strumentali in cui Per Nilsson – chitarrista, tastierista e produttore, nonchè fresco di una parentesi come supplente dal vivo di Fredrik Thordendal dei Meshuggah – sale in cattedra, come ad esempio avviene in “Digiphrenia Dawn” e “Gridworm”. L’aspetto più peculiare resta tuttavia l’intreccio dei due cantanti, amalgamati tra loro al punto che a volte sembra quasi di assistere un musical a velocità smodata (“A Voyage With Tailed Meteors”) o alla colonna sonora di un film distopico (la semi title-track in chiusura, con tanto di cori cinematografici).
Sarà l’effetto nostalgia, la lunga gestazione che ha portato ad un lavoro di cesello o lo stile immediatamente riconoscibile, ma, a differenza di altri colleghi riesumati dalla Nuclear Blast (Deathstars su tutti), gli Scar Symmetry dimostrano di non temere la ruggine, resistendo come dei T-800 in un mondo dominato da Chat GPT e dal djent-core.

TRACKLIST

  1. Chrononautilus
  2. Scorched Quadrant
  3. Overworld
  4. Altergeist
  5. Reichsfall
  6. Digiphrenia Dawn
  7. Hyperborean Plains
  8. Gridworm
  9. A Voyage With Tailed Meteors
  10. Soulscanner
  11. Xenotaph
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