7.5
- Band: SCORPIONS
- Durata: 00:58:59
- Disponibile dal: 06/11/2015
- Etichetta:
- BMG
- Distributore: Audioglobe
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Il grande successo ottenuto con “Lovedrive” mise una certa pressione sugli Scorpions, a cui vennero dati tempi molto stretti per comporre il suo successore. Nonostante tutto, i tedeschi sono riusciti a sfornare un altro grande disco che risponde al nome di “Animal Magnetism”, il 31 marzo del 1980. Le danze si aprono con l’ammiccante “Make It Real” un brano hard rock dalle melodie spudoratamente radiofoniche. Il sound degli Scorpions è ormai forgiato, quel mix tra melodico ed heavy rock viene attentamente distillato su ogni pezzo, anche nei più metallici ed incazzati, come“Don’t Make No Promises”, dal gusto squisitamente British. Questo disco verrà ricordato per una manciata di episodi poderosi, su tutti “The Zoo”, un mid tempo catchy ed incalzante che ancora oggi viene regolarmente proposto dalla band durante i concerti dal vivo. “Animal Magnetism” è anche molto altro, Rudolf Schenker e compagni non ci fanno mai mancare una ballad strappalacrime, che in questo caso risponde al nome di “Lady Starlight”, in cui il sound spudoratamente ottantiano premia l’operato di Klaus Meine al microfono, che con la sua smisurata classe riesce come un esperto alchimista a trasformare canzoni semplici in puro oro colato. Di tutt’altra pasta “Falling In Love”, scritta dall’allora batterista Herman Rerebell: ci troviamo di fronte ad un hard rock più spigoloso e grezzo, ma dal ritornello molto orecchiabile. La title track che chiude il disco è probabilmente il capitolo più debole dell’intero lavoro, nella quale armonie lente ed toccanti questa volta riescono solo ad annoiare, un peccato perché tutti i precedenti capitoli di “Animal Magnetism” hanno confermato l’ottimo status di forma degli Scorpions. Come bonus track questa ristampa offre “Hey You”, rockeggiante pezzo cantato da Rudolf Schenker (Klaus Meine è stato simpaticamente relegato alle backing vocals) che non brilla certo di luce propria. Seguono cinque versioni demo inedite, “Animal Magnetism”, “American Girls” e “Get Your Love” (versione primordiale di “Heroes Don’t Cry”) suonano molto bene nonostante siano ancora in stato embrionale. Il booklet all’interno, arricchito di note nuove di pacca, racconta i passi salienti della genesi di quest’opera, la prima nella storia della band ad ottenere il riconoscimento del disco di platino. Molto particolare anche la copertina, opera di Storm Thorgenson, illustratore famoso per i suoi lavori con Led Zeppelin, Pink Floyd, Europe, Black Sabbath e molti altri.