7.0
- Band: SCORPIONS
- Durata: 00:52:10
- Disponibile dal: 25/05/2010
- Etichetta:
- Sony
- Distributore: Sony
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Gli Scorpions ci salutano, si sciolgono, staccano la spina, pare, per sempre. “Sting In The Tail” è il disco con cui i giganti del rock vogliono congedarsi, senza troppi complimenti, ma con la voglia di mostrare i loro lato più classico anche alle nuove generazioni di appassionati che non possiedono tutta la loro discografia. Un riff che ci riporta alla mente le note di “Rock You Like A Hurricane” dà inizio alle danze, “Raised On A Rock” mostra gli Scorpions più tradizionali nelle vesti di maestri dell’hard rock. Il ritornello, costruito sulla voce di Meine, sprigiona melodie irresistibili gonfiate da cori mai esuberanti. Con la title track i tedeschi aumentano la velocità d’esecuzione di un brano di chiaro stampo ottantiano. Rudolph Schenker macina riff con la sua classe consolidata, sempre supportato da una solida sezione ritmica . Basta una manciata di canzoni per capire che gli Scorpions vogliono chiudere la loro carriera con un disco/tributo al loro periodo più fortunato, i riferimenti a dischi come “Blackout” e “Lovedrive” si sprecano. La qualità generale delle nuove composizioni si rivela discreta, ma priva di capolavori all’altezza di essere inclusi in un ipotetico best of. Uno dei capitoli più avvincenti e toccanti dell’intero lavoro è la ballad “Lorelei”, per nulla scontata, ma capace di arrivare dritta al cuore grazie ad un Klaus Meine assolutamente superbo. Più canonico l’altro lento, “The Good Die Young”, su cui appare in veste di ospite la talentuosa Tarja Turunen. “Spirit Of Rock” si pone come una sorta di testamento per la top band tedesca, grintosa, ma ruffiana al punto giusto da poter essere trasmessa nelle radio più commerciali. Dopo anni di carriera e tanti dischi alle spalle, gli Scorpions hanno assunto lo stato assoluto di icone, come accade per quelle band che nell’immaginario collettivo saranno sempre presenti sulla scena e a fare dischi. Purtroppo non sarà così. Se sarà un addio definitivo o meno, solo il tempo potrà dirlo, la nostra speranza è che presto o tardi Klaus, Rudolf e gli altri “ragazzi” torneranno di nuovo insieme a fare grande musica.