6.5
- Band: SEAR BLISS
- Durata: 00:37:37
- Disponibile dal: 23/02/2012
- Etichetta:
- Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Come sembrano (e sono) distanti i tempi di “Glory And Perdition” o di “The Arcane Odyssey”, ultimo album pubblicato dagli ungheresi Sear Bliss. Da allora sono passati cinque anni, periodo in cui i Sear Bliss si sono impegnati per evolvere il proprio sound. Il nuovo “Eternal Recurrence” non può che spiazzare: il gruppo è progredito notevolmente, ciò che rimaneva di una band di black metal sinfonico (inteso in senso classico) propensa al pagan metal (come sull’ultima release) è stato in sostanza spazzato via dal nuovo album. I Sear Bliss guardano al futuro e ‘aggiornano’ il proprio sound al trend odierno, assai più complesso ed esigente rispetto a una mezza dozzina d’anni fa. Per stare a passo con i tempi, il gruppo fa una cosa in apparenza paradossale: rivoluziona la line up richiamando in formazione i vecchi membri della band (Csejtey, Barbarics e Ziskò), anche a distanza di dieci anni, che vanno ad affiancare l’onnipresente cantante/bassista Nagy. Il gruppo magiaro qui tenta quel salto qualitativo già compiuto una decina d’anni fa dai precursori Enslaved: quella volontà di distaccarsi cioè dai classici canoni del sound epico e da quello imposto dal black metal. “Eternal Recurrence” ha bisogno di tempo e di tanti ascolti per essere metabolizzato al meglio, i suoi brani non sono né vogliono essere immediati. La strada scelta dal combo ungherese è impervia e ricca di ostacoli, qui si rischia ben presto di smarrire l’orientamento, ma i Sear Bliss sono un gruppo con l’esperienza necessaria per poter affrontare e superare insidie come questa. Il primo passo è stato fatto ed è incoraggiante, certo fa effetto trovarsi davanti ad un gruppo rivoluzionato rispetto a quello che aveva incantato con “The Arcane Odyssey”. Il pagan metal è svanito, ha lasciato spazio ad un metal proiettato al futuro: gli elementi sinfonici sono stravolti in un manierismo astratto distante anni luce dall’uso classico che la band ne faceva durante il suo periodo black metal. Adesso i Sear Bliss non sono più etichettabili. Il coraggio a loro di certo non manca.