7.5
- Band: SECRET SPHERE
- Durata: 00:51:34
- Disponibile dal: 12/03/2021
- Etichetta:
- Frontiers
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Il ritorno dei maestri italiani del power metal più elegante, vario e ricercato arriva portando con sé alcune novità. Un comeback segnato dal ritorno di Roberto Messina, storico ed indimenticato singer che ha caratterizzato i momenti più esaltanti della storia della band alessandrina. Già dalla copertina possiamo notare qualche rimando al passato, con il logo ed i colori che ci riportano a dischi come “Scent Of Human Desire” (2003) ed “Heart & Anger” (2005).
Venticinque anni di esperienza, per una band di tale caratura, non si possono riassumere all’interno di un solo genere; i Secret Sphere del 2021 sono una realtà solida capace di muoversi con dimestichezza attraverso le varie sfumature del power e progressive metal, inserendo tanti altri elementi che ben si amalgamano con il loro classico trademark. Se per un dettagliato resoconto dei singoli brani vi rimandiamo al track-by-track pubblicato in anteprima qualche settimana fa, quello che possiamo affermare è che all’ascolto di “Lifeblood” sembra di intraprendere un profondo ed intenso viaggio all’interno delle varie sonorità che hanno caratterizzato più o meno tutte le passate release del sestetto piemontese. Un autentico ed ispirato riassunto di una lunga carriera, che al proprio interno riesce ancora a presentare nuovi elementi, sfaccettature in grado di donare una sempre accesa varietà alla proposta dei Secret Sphere. Ascolto dopo ascolto rimangono la magistrale power song “Lifeblood” – che segna una partenza mozzafiato subito dopo la breve introduzione iniziale – e l’irresistibile uptempo “Alive”, ma anche i ritmi esaltanti di “Thank You”, capace di alternare riff tritaossa ad aperture melodiche non indifferenti, e i ritmi progressivi dell’affascinante “The End Of An Ego”. Il gruppo capitanato dal mastermind Aldo Lonobile ha sempre osato, rompendo gli schemi e andando a volte anche contro i propri interessi (come dimostra il controverso ma ricco di momenti memorabili “Scent Of Human Desire”) e la dinamica e complessa song finale “The Lie We Love” riassume un po’ questo concetto; la band di Alessandria è sempre alla ricerca di nuovi orizzonti sonori e, seppur strizzando leggermente l’occhio al passato, anche questo “Lifeblood” è qui per dimostrarlo.
Un disco capace di suonare fresco e vivace nonostante qualche rimando ai gloriosi tempi del power metal più classico, ai quali è davvero difficile rinunciare; ci mancavano tanto questi Secret Sphere ed è una gioia ritrovarli con tante cose ancora da dire.