8.5
- Band: SECRET SPHERE
- Durata: 00:54:52
- Disponibile dal: 02/06/2017
- Etichetta:
- Frontiers
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Sono trascorsi ben cinque anni da quando i Secret Sphere pubblicavano “Portrait Of A Dying Heart”, un album che ha ricevuto buoni riscontri e ha consentito loro di suonare tanto dal vivo; nel frattempo, la band è stata però concentrata anche su altri progetti, come la ri-registrazione del secondo album “A Time Never Come” e la pubblicazione di un disco dal vivo (“One Night In Tokyo”), oltre agli ormai consolidati impegni di Michele Luppi con i Whitesnake. Ad ogni modo, il gruppo alessandrino finalmente è pronto con un nuovo full-length, intitolato “The Nature Of Time”. Come avvenuto già in passato, anche in questo caso si tratta di un concept, con un argomento peraltro molto particolare, che prende spunto da un episodio realmente accaduto. La storia, molto in sintesi, fa riferimento, infatti, alla vicenda di una ragazza che, a causa di un incidente, rimane in coma: la sua anima comincia così una sorta di viaggio spirituale, nel quale si trova ad affrontare alcune virtù (in particolare sono sette), prima di rientrare nel corpo e cominciare una nuova vita, alla luce di quest’esperienza. Una cosa da evidenziare è come la simbiosi tra musica e testi sia molto fitta e come questi siano tra loro parecchio compenetrati. Non solo, infatti, alla fine di ogni brano c’è uno strascico costituito da effetti sonori o voci che legano le tracce e rispondono a precise esigenze narrative, ma la musica effettivamente riesce a trasfigurare i sentimenti e gli stati d’animo che vengono raccontati: così, ad esempio, lo stile è dolce e avvolgente quando si parla dell’amore, impetuoso e coinvolgente quando si parla del coraggio e così via. Riteniamo che questa sia una chiave di lettura molto importante per poter apprezzare a pieno il disco e poter notare quanta accuratezza la band sia riuscita a mettere in ogni dettaglio, persino in ogni piccolo passaggio. Va altresì evidenziato come, stilisticamente, i Secret Sphere riescano ad essere cangianti, spaziando tra diversi generi, che possono essere innanzitutto power metal o progressive metal, ma anche AOR, progressive rock o hard rock. Insomma, non commettono l’errore che fanno diverse band quando realizzano un concept, ovvero quello di rimanere ingabbiati dentro schemi che loro stessi si auto-impongono: al contrario, incredibilmente, i Secret Sphere con “The Nature Of Time” sono riusciti a dare piena libertà a tutta la propria capacità espressiva, con risultati davvero eccezionali. La performance di tutti i membri della band è eccellente, compreso il nuovo batterista Marco Lazzarini, ma una menzione speciale la merita ovviamente Michele Luppi, un singer bravissimo e di grande talento, che non finisce mai di stupirci: versatile ed espressivo quanto mai nelle voci soliste, si mette in evidenza anche per gli splendidi cori e seconde voci, tutti curati interamente e soltanto da lui. “The Nature Of Time” è dunque un autentico gioiellino, che riesce ad affascinare e a conquistare sempre di più, ascolto dopo ascolto. Da avere.