SEID – Hymns To The Norse

Pubblicato il 31/10/2024 da
voto
7.0
  • Band: SEID
  • Durata: 00:39:08
  • Disponibile dal: 18/10/2024
  • Etichetta:
  • ATMF

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“Hymns To The Norse” è il quinto album della band svedese Seid: questo combo di Stoccolma è stato fondato nel 2009 dal tuttofare Seiðr, il quale oggi è affiancato da altri musicisti che suonano in gruppi underground e soprattutto dal nuovo batterista Pär Johannson (batterista dei Craft ed ex Diabolical).
I Seid in passato hanno fatto cose discrete, sempre fedeli ad un black metal in cui si mescolano la magia degli antichi riti pagani, le atmosfere epiche del periodo vichingo e gli echi di eroici combattimenti: il loro mondo è racchiuso entro queste coordinate affascinanti e qualcosa di questo si riflette anche nel nuovo lavoro, visto che comunque i Nostri sanno suonare, registrare la musica con dei suoni personali e sono perfettamente in grado di dare un proprio marchio ad un filone musicale fin troppo abusato in questi decenni.
La copertina è piuttosto esplicita e ci rimanda con vigore al mondo passato dei vichinghi, dove però il tipo di metal di riferimento è proposto qui nella sua natura più semplice, originale: infatti, se dobbiamo ricercare per forza dei punti di riferimento della musica dei Seid, bisogna tornare indietro di parecchio e rispolverare i gruppi che hanno dato un’impronta viking al black metal come gli Enslaved e, anche se stilisticamente diversi, gli Helheim.
Lungi dunque dal creare atmosfere troppo (persino pacchianamente) epiche artefatte e bombasticamente ‘cinematografiche’, qui l’elemento ‘storico’ c’è e si sente, ma viene lasciato sotto traccia, fa da sfondo ad un black metal sufficientemente articolato e concreto allo stesso tempo.
“The End Of Days (Monolith II)” e “White Beast From Hell” sono due esempi significativi della dimensione attuale della formazione svedese, i quali dimostrano su questo album di essere maturati rispetto al pur degno predecessore “Svartr Sól”, anche grazie ad un sound un po’ meno melodico e con dei ritmi più sostenuti.
Il modo migliore per tenere in vita ancora il viking metal forse è proprio questo: amalgamarlo con il black metal senza che l’epicità scontata prenda il sopravvento, e per questo motivo il nuovo album dei Seid è più che discreto. Per poter davvero lasciare l’impronta il gruppo in futuro potrebbe puntare su una migliore qualità del riffing, creando se possibile un proprio marchio distintivo, perché al momento a dover essere resa più personale è proprio la base portante black metal.
Se da un lato, infatti, questa base piuttosto standard è una buona tela su cui intessere i ricami viking, d’altro canto un riffing più elaborato e personale sarebbe in grado di creare qualcosa di veramente unico in cui incastonare gli elementi pagani in modo perfetto.
I Seid sembrano avere le doti per poter fare il definitivo salto di qualità, basta saper attendere. Proprio il non cadere mai nella banalità è il monito lasciatoci da un grande musicista e guerriero vichingo che veglierà in eterno sul metal estremo: Quorthon dei Bathory.

TRACKLIST

  1. Hymn To Ivar
  2. The End Of Days (Monolith II)
  3. My Kingdom Rise
  4. White Beast From Hell
  5. Nordmænnens Raseri
  6. Light Up The Sky
  7. Allfaðir
  8. Hymns To The North
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