7.0
- Band: SENTENCED
- Durata: 00:45:55
- Disponibile dal: 21/10/2007
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
E’ inutile negarlo: i Sentenced sono stati tra i primi gruppi a lanciare l’ondata finlandese che è poi sfociata nelle nuove leve, Children of Bodom, Nightwish e HIM su tutti. Una band di enorme importanza nel panorama del goth metal mondiale, capace di delineare canoni stilistici letteralmente saccheggiati da numerosi act in ogni parte del mondo. Era quindi doveroso che la Century Media includesse i cosiddetti Northernmost Killers nella fantastica operazione di ristampa e re-issue che siamo sicuri riscuoterà un enorme successo tra coloro i quali subiscono ancora il fascino del prodotto completo, copertina, booklet, bonus. Alla faccia di iTunes. “Down” è in ordine cronologico il primo delle tre ristampe della band, ed il primo con la nuova formazione, che vedeva l’ingresso del ciclopico Ville Laihala dietro il microfono e l’avvicendamento di Sami Kukkohovi al basso. Un album che segnava un netto cambiamento di rotta rispetto al precedente lavoro, abbracciando completamente il sound di un goth metal roccioso, melodico nell’ossatura ma imperniato sulla potenza delle chitarre, dove la particolare voce di Ville, sporca e sempre più caricatura del James Hetfield più ‘yeah’, contribuisce a chiudere il cerchio in modo ottimale. Dieci pezzi uno più bello dell’altro, sui quali svettano il classico “Noose”, gli inni di “Bleed” e “Keep My Grave Open”, il pessimismo funereo di “Sun Won’t Shine”, il chitarrismo ispirato e sopra le righe di “Warrior Of Life (Reaper Redeemer)”. Il tutto confezionato in un digibook ottimamente realizzato, con liner notes introduttive di Gunnar Sauermann, un nuovo ottimo artwork, una fantastica realizzazione del booklet con bellissime pagine in trasparenza ad aggiungere dettagli, ed una bonus track, “No Tomorrow”, proveniente direttamente dalle session di “Down” ed ingiustamente estromessa dalla tracklist finale. Una coinvolgente intro di chitarra acustica ci accompagna nella song, che si va a piazzare direttamente tra le più riuscite dell’intero album, con grande sorpresa nostra e di chi vorrebbe capire perché sia stata a suo tempo esclusa. Ma non è tempo per farsi domande, perché questa ristampa ha tutto quello di cui abbiamo bisogno.