7.0
- Band: SEPIK
- Durata: 00:41:07
- Disponibile dal: 15/01/2020
- Etichetta:
- Warhell Records
Spotify:
Apple Music:
Il quartetto italiano dei Sepik si è formato nel 2016, ma solo ora arriva alla pubblicazione dell’omonimo debutto: il gruppo di Ceccano, nel frusinate, propone un ibrido grintoso, punto d’incontro fra post-core e metal in grado di far drizzare le antenne agli ascoltatori più attenti.
Federico Catozi (voce e chitarra), Matteo ‘Panec’ Panecaldo (basso e cori), Simone Mantua (chitarra) e Stefano Catozi (batteria) riescono ad infondere a questi brani un’energia invidiabile fin dall’iniziale “Static Writhing”, caratterizzata da un hardcore nervoso e caustico ricco di cambi di tempo e sincopi con richiami al thrash nelle parti solistiche di chitarra. “Aesthetic Lice” punta su variazioni ritmiche e di registro che alternano distorsioni a parti più placide, rinforzando tramite il cantato un ritornello a mo’ di preludio ad un giro di basso e ad una parte strumentale articolata; ed è proprio il basso ad introdurre “Social Anxiety”, brusca e singhiozzante ma addolcita da un break quieto, prima di tornare nel ciclone e di venire bombardati da un breve ma intenso assolo gustoso e decisamente anni ’80. “Breathe”, cover dei Prodigy, è resa in maniera personale specie per quanto riguarda la parte delle chitarre, inserite in maniera giudiziosa e non come accessorio a sé stante. “Do I Exist” è più veloce e pari, seppur ancora foriera di armonie aspre, grazie alle quali il brano viene indirizzato nuovamente su binari post-core dal piglio quadrato ed in continuo mutamento; verso la fine del disco vengono sfoderati toni che richiamano i Tool, specie in “Mind Blind” (epica ed articolata, con passaggi quasi progressive) e nella circolarità di fondo data dal riff e dalla ritmica di “What’s Left”. A concludere il tutto ci pensano “Recor”, una vera e propria scalata metallica introdotta nuovamente dal basso, e la finale “Through The Mask”, sigillo in grado di decretare la assoluta riuscita dell’opera prima.
I Sepik si dimostrano gruppo personale e maturo, poliedrico e con buone intuizioni musicali: speriamo in una crescita costante nel tempo.