5.5
- Band: SEPULTURA
- Durata: 00:47:41
- Disponibile dal: 06/10/1998
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Edel
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“Against”, pubblicato nell’autunno del 1998 coraggiosamente (e furbescamente da parte della Roadrunner) a pochi mesi di distanza dall’ottimo debut-album dei Soulfly di Max Cavalera, è senza ombra di dubbio il disco più delicato e difficile che i Sepultura si siano mai trovati a comporre, a causa ovviamente della ancora non cicatrizzata scissione interna avvenuta quasi due anni prima. Appurato fin dal primo istante che le sonorità di “Roots” erano state ereditate e portate avanti dalla band del maggiore dei Cavalera, i tre restanti Seps accolgono fra le proprie fila, dopo selezioni laboriose ed impegnative, l’americano Derrick Green, un vocalist di colore di estrazione hardcore (Outface) che sembra integrarsi alla perfezione con i ragazzi soprattutto dal punto di vista caratteriale, aspetto di prevalente importanza, a quanto pare, per superare le audizioni finali per il nuovo cantante del gruppo. La scelta di un singer hardcore è logica, a ben vedere, in quanto il suono dei Sepultura Senza Max trova sfogo proprio in un metal-hardcore tribaleggiante, groovy e a tratti sperimentale, terreno fertile sul quale ogni vocalist dotato avrebbe potuto esprimersi su registri familiari. Green, invece, delude profondamente: a disco praticamente pronto e sottoposto a forti pressioni, il buon Derrick si dimostra non all’altezza del compito. Lungi da noi, almeno nell’esaminare “Against”, voler riempire di critiche il nuovo arrivato; preferiamo infierire invece su Andreas Kisser e Igor Cavalera, i due compositori principali dell’album, e sul produttore Howard Benson, responsabile primo della cattiva riuscita del lavoro qui recensito: non basta il basso rinvigorito di Paulo Jr. a dotare “Against” di una buona produzione, in quanto soprattutto le chitarre risultano deboli, fredde e di poco spessore. E poi i pezzi: riff per la maggior parte poco ispirati ed incisivi, strutture ingarbugliate e poco immediate, carenza assoluta di brani memorabili e spaccaossa, singoli (“Against”, “Choke”) di serie B, inserti percussivi spesso noiosi e stucchevoli; insomma, della mediocre manciata di tracce presentate, solo “Rumors”, “Boycott” e “Unconscious” paiono avere un appeal discreto. Interessanti alcune collaborazioni che i Sepultura imbastiscono nel mantenersi fedeli alla loro abitudine: Joao Gordo, leader dei Ratos De Porao, alla voce in “Reza”; Jason Newsted, allora ancora nei Metallica, co-singer e co-writer in “Hatred Aside”; i Kodo, ensemble percussivo giapponese, nella piacevole “Kamaitachi”. Nulla di tutto ciò, purtroppo, riesce ancora oggi a rendere “Against” un lavoro degno del nome Sepultura e, sebbene all’epoca vendette parecchio e fu supportato dalla solita trafila di tour internazionali, il sospetto che l’anima dei Seps fosse quasi esclusivamente Max inizia ad aleggiare attorno alla formazione carioca, il cui futuro inizia pericolosamente ad annuvolarsi…