7.0
- Band: SERENITY
- Durata: 01:07:21
- Disponibile dal: 25/02/2011
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Siamo al terzo album per gli austriaci Serenity, e prosegue così con questo nuovo “Death & Legacy” il loro percorso verso una proposta musicale sempre più ricercata e magniloquente, questa volta anche dal punto di vista delle liriche, trattandosi pure di un impegnato concept su figure storiche quali Cristoforo Colombo e Sir Francis Drake. Forti sin dal loro debutto “Words Untold And Dreams Unlived” di una proposta musicale complessa, pregna di influenze e non particolarmente derivativa (almeno, non da una singola band), i Serenity riescono nello scopo di continuare a migliorarsi, incidendo un terzo disco (il disco della conferma, solitamente) ancora migliore rispetto ai primi due. Reclutate per i ruoli femminili diverse voci note del panorama metal (Aylin dei Sirenia, Charlotte Wessels dei Delain e il ‘prezzemolo’ Amanda Somerville), ed affiancate queste al già bravo cantante Neuhauser, i Serenity riescono a convincerci con un bel disco che sicuramente affonda le proprie radici nel power metal ma non disdegna appunto l’introduzione di numerosi elementi ed inserti provenienti da altri generi e tradisce anche in molti passaggi una decisa simpatia per le atmosfere gotiche e sinfoniche. Il risultato è dunque un power metal quasi sempre veloce, sorretto da belle melodie e da una discreta prestazione strumentale, sempre arricchito da numerosi ed eleganti inserti di tastiere e orchestrazioni. Le influenze di altre band nel loro sound quindi si possono trovare e riconoscere, ma non bastano a definire i Serenity come semplice gruppo clone di qualche band del settore; piuttosto si può dire che la band abbia come modelli più vicini i Kamelot per la teatralità della musica ed i Nightwish per quanto riguarda la resa sonora ed i frequenti inserti di tastiera, più simili allo stile a Tuomas Holopainen piuttosto che a quello di Oliver Palotai. A parte una bella proposta musicale ed un album curato ed elaborato sia nel concept che nell’artwork, i Serenity non hanno da (e non interessa loro) offrirci molto altro. Gli strumentisti sono bravi quanto basta per farsi apprezzare sia nel tessuto ritmico che nei passaggi solisti, ma danno l’idea di far parte della banda con lo scopo di costruire la base per belle canzoni e non di voler emergere a tutti i costi, caratteristica che dona all’album una compattezza che apprezziamo. “Death & Legacy” è un lavoro davvero valido per una band che si è ritagliata un suo spazio all’interno di una scena oramai satura e che lì resta, senza sgomitare o dare colpi di coda per emergere da questo spazio, ma producendo dischi di buona qualità e di facile ascolto.