7.0
- Band: SERJ TANKIAN
- Durata: 00:21:20
- Disponibile dal: 19/03/2021
- Etichetta:
- BMG
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Dopo gli insapettati ritorni di Tool e Rammstein avevamo confidato il 2020 potesse essere anche l’anno dei System Of A Down (fermi a livello discografico da ormai quindici anni), ma l’illusione è durata lo spazio di registare un paio di pezzi per una buona causa, dopodiché ognuno di nuovo per la sua strada. E la strada di Serj Tankian, dopo mille divagazioni in altre direzioni (orchestrali, cinematografiche, elettroniche…) sembra quanto meno essere tornata sulla via maestra, visto che i pezzi di “Elasticity” erano stati originariamente pensati per la band madre, prima che le ormai note divergenze facessero naufragare (per sempre?) il progetto. Copertina a parte, quel che resta non è tutto da buttare, anzi: la titletrack posta i n apertura sembra fatta apposta per mettere in mostra le doti canore (almeno in studio) del musicista armeno, capace di tirare la sua voce come un elastico su una base electro-metal dalla forma spensierata(ma dalla sostanza ben più seria), come da tradizione della casa. Il rischio fan-service è dietro l’angolo e puntualmente si materializza con “Your Mom”, pezzo più tirato con una gustosi arrangiamenti orientaleggianti, anche se siamo sicuri che Daron Malakian e soci avrebbero dato una marcia in più al pezzo. Discorso diverso (eppure simile) anche per le due ballad successive, “How Many Times” e “Rumi”, dove l’effetto nostalgia combinato all’ugola d’oro di Serj portano comunque a casa il risultato (più la seconda della prima, in verità), ma manca qualcosa per gridare al capolavoro. Finalino in crescendo con “Electric Yerevan”, anch’essa basata su stilemi in buona parte già noti (diciamo un mix tra i prime due pezzi): migliore del lotto grazie alla sua schizofrenia controllata perfetta per un’’orgia cartoon’ sotto palco, quando sarà di nuovo possibile assembrarsi e ‘menarsi’ in allegria. Inutile recriminare su quello che avrebbe potuto essere ma non è stato: il passato non torna, e allo stato attuale questo è quanto di più vicino possiamo aspettarci dal buon Serj rispetto ai SOAD.