6.0
- Band: SEVENDUST
- Durata: 00:43:17
- Disponibile dal: 11/10/2005
- Etichetta:
- Roadrunner Records
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Dopo un trittico di dischi di successo come “Home”, “Animosity” e “Seasons”, seguiti dall’altrettanto valido “Southside Double-Wide: Acoustic Live”, i Sevendust sono probabilmente all’apice della loro carriera, anche se il primo passo falso è dietro l’angolo. Perso per strada a fine 2004 lo storico chitarrista Clint Lowery, ansioso di unirsi al fratello Corey nei Dark New Day, i quattro sopravvissuti reclutano il chitarrista Sonny Mayo (Snot e Amen), con cui danno alle stampe nel 2005 “Next”, quinto album in assoluto e primo rilasciato dalla nuova etichetta WineDark Records (che purtroppo fallirà nel giro di qualche mese, lasciando il quintetto di Atlanta con un debito di oltre un milione di dollari). Oltre alle traversie finanziarie, anche dal punto di vista musicale ci troviamo di fronte al punto più basso nella pur nutrita discografia dei Nostri: eccezion fatta per una manciata di pezzi – il solito singolone “Ugly”, la più intima “This Life”, la chiaroscura “See And Believe” – il resto della tracklist scorre via in maniera del tutto anonima, senza possedere la vena melodica del suo predecessore o la rabbia agonistica del suo successore. Come sempre, ad impreziosire il tutto restano la calda voce ‘black’ di Lajon e il drumming forsennato di Morgan Rose, ma ascoltando pezzi come “Pieces”, “Failure” o “Shadows In Red” (pallida copia di “Angel’s Son”), resta l’impressione di una band ‘appagata’ nella propria zona di comfort, in attesa della scossa provocata dagli eventi sopra descritti. Non un brutto lavoro ma semplicemente, come lasciato intuire dal titolo, un ‘altro’ disco dei Sevendust, prima di resettare tutto ripartendo dalla prima lettera dell’alfabeto.