6.5
- Band: SHADOWS FALL
- Durata: 00:41:51
- Disponibile dal: 15/05/2012
- Etichetta:
- Razor & Tie
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In circa quindici anni di attività, gli Shadows Fall hanno esplorato un buon numero di territori sonori: dal melodic death più agile di marca (primi) In Flames ad aperture semi-acustiche dalla grana fine, passando ovviamente per quel metal-core melodico che nei primi anni 2000 lo stato del Massachussets ha tanto contribuito ad esportare, fino ad arrivare al power-thrash metal vecchia scuola, spesso base dei loro brani più ritmati. Un coacervo di diverse sonorità che ritroviamo anche nel nuovo “Fire From The Sky”, album che difficilmente potrà risultare spiazzante a coloro che hanno sempre seguito le gesta del quintetto di Springfield. Coadiuvati dal produttore Adam Dutkiewicz (Killswitch Engage) – il quale pare che abbia anche contribuito alla stesura di alcune canzoni – i Nostri in questa nuova fatica sembrano essenzialmente intenzionati a dare al loro ormai consolidato stile un ennesimo ripasso, evitando di alienare la frangia più oltranzista della propria fan-base con quelle partiture particolarmente ariose e “pop” che avevano trovato spazio in certi episodi di “Threads Of Life” (che in verità era stato più un flop commerciale che artistico). “Fire From The Sky” segue dunque, grosso modo, le coordinate del precedente “Retribution”, provando a riallacciarsi al mood dei grandi successi di “The Art Of Balance” e “The War Within” e rivelandosi così nient’altro che un compendio di tutto ciò che da sempre gli Shadows Fall sono musicalmente. Il risultato è un lavoro che procede su binari tranquilli e che, almeno per buona parte, si lascia ascoltare serenamente. Qualche problema, semmai, sorge se si prova a paragonare l’opera in questione a quelle precedenti a “Threads Of Life”: nonostante i ragazzi siano tornati ad ostentare rabbia metal e furore giovanile, non si può fare a meno di notare come l’ispirazione e la freschezza non siano esattamente quelle dei vecchi tempi. Già a partire dal singolo “The Unknown”, che punta sin troppo su un chorus piatto e tedioso, alcune tracce suonano eccessivamente “di maniera”, mentre quelle più scattanti e convincenti tutto sommato non reggono comunque il confronto con vecchie hit come “What Drives The Weak” o “Thoughts Without Words”. Vi sono ovviamente delle eccezioni, come la semplice e diretta “Divide And Conquer” e la ben più strutturata “Blind Faith”, ma, pur apprezzando comunque il disco nel suo insieme, l’impressione che il quintetto abbia già sparato le sue cartucce più efficaci riaffiora più di una volta durante l’ascolto. In ogni caso, che i fan degli Shadows Fall si approccino al platter come hanno fatto con le pubblicazioni precedenti e aggiungano magari mezzo punto alla valutazione: questa band non ha mai rilasciato un lavoro davvero scadente e “Fire From The Sky” non fa eccezione. Calo fisiologico a parte, i ragazzi statunitensi proseguono la loro carriera con dignità.