7.5
- Band: SHINING (SWE)
- Durata: 00:42:33
- Disponibile dal: 18/06/2007
- Etichetta:
- Osmose Productions
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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L’uscita discografica di chi ha in pratica eretto il monumentale ‘depressive black metal’ in campo internazionale cattura, com’è giusto, l’attenzione dell’intera scena underground. A maggior ragione bisogna fare attenzione alla quinta fatica dei sempre più chiacchierati Shining. Ai mille ‘rumors’ che invadono i media, la malsana band svedese risponde con i fatti e cioè con l’ottimo quinto capitolo: “Halmstad”. Dopo che la quarta release aveva lasciato interdetto più di qualche fan, deluso dalla pochezza di idee e soluzioni di quel CD, gli Shining si presentano stavolta sotto nuova, imprevedibile alla vigilia, veste. La prima cosa che si nota, e che per un gruppo underground non è proprio da dare per scontata, è la purezza del suono: si può ascoltare una grande produzione, perchè, oltre ai suoni cristallini, riesce a dare anche un’impronta ben precisa alla release. Ma non è tutto: il songwriting degli Shining è piuttosto mutato, anch’esso si è sgrezzato, procedendo verso quel cammino già seguito dai nostrani Forgotten Tomb; ma a differenza della band italiana, gli Shining non hanno ammorbidito il proprio sound, non troverete qui pertanto soluzioni vicine ai Katatonia o niente di simile. Semplicemente, il dolore, la disperazione sono espressi più con i sentimenti che non con la rabbia o con la pazzia mentale. Il CD trasmette ugualmente un forte disagio anche se l’estremismo sonoro è presente solo in piccole razioni, forse troppo piccole per i fan intransigenti di vecchia data, ma sufficienti per far degli stessi Shining un gruppo pur sempre musicalmente credibile e coerente con il proprio cammino deviato verso la sofferenza pura. Il depressive metal in questi ultimi due anni sta cambiando visibilmente volto, qualcosa di nuovo e angosciante sta sorgendo e guarda caso gli Shining sono sempre i trascinatori. Monumento nero.