SHRAPNEL – The Virus Conspires

Pubblicato il 30/03/2014 da
voto
5.5
  • Band: SHRAPNEL
  • Durata: 00:43:43
  • Disponibile dal: 14/02/2014
  • Etichetta:
  • Candlelight
  • Distributore: Audioglobe

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E niente: passano gli anni, oramai tanti, ma gli album fotocopia continuano ad arrivare inesorabilmente, con le etichette che invece di filtrare e offrire al vasto pubblico proposte musicali meritevoli, innovative musicalmente oppure all’avanguardia, continuano a pubblicare di tutto e di più – e pazienza se poi un disco mediamente venderà nemmeno mille copie. La filippica iniziale serve ad introdurre l’onesto debutto degli inglesi Shrapnel (proiettile d’artiglieria, in inglese), altra band devota a un thrash metal adrenalinico tutto riff e velocità che ascolterete, assimilerete in un battibaleno, ma dimenticherete altrettanto velocemente a fine ascolto. Il quintetto inglese nasce nel 2009, fa la trafila aprendo per band maggiori, imparando la lezione e dopo ben due EP arriva alla pubblicazione di queste undici tracce grazie all’appoggio della Candlelight – cosa non proprio da tutti, diciamo. Premuto subito il tasto Play basterà un minuto circa di “Kingdom Come” per fare una recensione pressoché istantanea del disco. Ci cimentiamo anche noi ovviamente in questo esercizio – altrimenti che ci staremmo a fare? – e quindi via con l’annotazione della prima pecca, ovvero i suoni: rozzi il giusto, come la versione diretta e schietta del genere richiede, mancano totalmente del suono dei piatti in sede di batteria. Perché? Eppure il gruppo ha registrato in studi molto buoni. Detto questo, liquidiamo velocemente il tutto scrivendo che una canzone vale grosso modo l’altra; dalla veloce “Kingdom Come” alla più ragionata “Braindead” oppure alla lunga “22”, una delle tracce migliori del disco dominata da un riffing nella parte centrale molto azzeccato, tutte le canzoni degli Shrapnel filano via abbastanza velocemente. Ai cinque piace anche arrangiare alla chitarra, con lunghi assoli, spesso scale, che cozzano un po’ col mood adrenalinico dei loro brani anche per l’eccessiva lunghezza degli stessi. Arriviamo a fine ascolto con la sensazione di essere soddisfatti di alcune parti, invero quando gli inglesi azzeccano il riffing, dove allora ci si diverte, e meno di altre, quando compaiono inserti melodici con inaspettate aperture vocali in tal senso, e quando ascoltiamo assoli à la Slayer senza però essere eseguiti dagli Slayer. Insomma, tanti peccati e un ascolto che non indispettisce eccessivamente ma che neanche vi esalterà. Facciamo noi il lavoro sporco: passate pure oltre, amanti del thrash.

TRACKLIST

  1. Kingdom Come
  2. Titan
  3. Braindead
  4. 22
  5. The Virus Conspires
  6. The Wake
  7. Red Terror
  8. The Watchers
  9. Pseudocommando
  10. Poison the Mind
  11. All That We Know
1 commento
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