SHRIEKING DEMONS – The Festering Dwellers

Pubblicato il 21/01/2025 da
voto
7.5
  • Band: SHRIEKING DEMONS
  • Durata: 00:39:16
  • Disponibile dal: 31/01/2025
  • Etichetta:
  • Trascending Obscurity

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“Gli Shrieking Demons hanno messo sul tavolo una serie di carte vincenti che lasciano ben sperare per il loro avvenire”. Così, quattro anni fa, avevamo chiuso la recensione di “Diabolical Regurgitations”, EP d’esordio della death metal band italiana, guidata da Giorgio Trombino, David Lucido (entrambi al lavoro negli Assumption e Bottomless) e Gabriele ‘Gabri’, già protagonista dietro il microfono con i Cancer Spreading, Gravesite e Terror Firmer.
Adepti della vecchia scuola, con Autopsy, Cianide e Pungent Stench sugli scudi (e i Death sullo sfondo), il terzetto tricolore aveva unito esperienza, tecnica e vigore, riuscendo ad inscatolare un lavoretto che andasse oltre la semplice riproposizione di coloro che li hanno preceduti. Ecco il motivo del nostro auspicio, sperando che dietro al nome di Shrieking Demons ci fosse un qualcosa di più di un (comunque ben riuscito) progetto parallelo.
Le attese sono state fortunatamente ripagate con il qui presente “The Festering Dwellers”: un debutto sulla lunga distanza che, oltre a rinvigorire ulteriormente la proposta, va a definire meglio il perimetro della band stessa; buttando un occhio alla line-up, infatti, vediamo come la formazione si sia nel frattempo allargata, inglobando nuove forze nelle figure di Vale (alias Valentina Calvelli) alla chitarra e Nino nel ruolo di bassista – poderosi innesti in grado di dare forza aggiuntiva al sound degli Shrieking Demons, rendendolo più corposo e – passateci il termine – colorito nella sua mortifera esaltazione.
A proposito di colore, questo è già manifesto nella cover d’annata (e dannata) realizzata da Roberto Toderico, utile ad introdurci, con la dovuta inquietudine, nei meandri mostruosi tracciati da dieci brani in cui la matrice old-school viene puntellata di freschezza e convinzione, elementi base, quest’ultimi, che alzano il livello di “The Festering Dwellers”.
Il gracchiare sibilante della porta che dà il benvenuto all’opener “Devour My Wicked Soul” è familiare, così come l’assalto che ne segue, ma è la portata globale a sorprendere. I ritmi, vorticosi prima e dolenti poi, lo screaming nevrotico il giusto di Gabri ed il doppio lavoro delle chitarre, in più di un’occasione orecchiabili, rendono gustoso e vario il viaggio nella morbosità di una prima parte di album timbrata death metal da cima a fondo (con “Perennial Dirge” e “Sorrowful Dismal Bliss” in cima al podio) anticipando “Garden of the Headless Dead”, terra di mezzo dell’intero album, che ci porta a tirare un sospiro di sollievo prima di immergersi nella seconda cinquina del disco, dove inserti thrash mostrano l’evidenza della passione globale della band nei confronti dei due generi, in attesa che “Apostasy, Sodomy, and Sacrilege” chiuda in maniera dignitosa l’intero operato.
Altro colpo quindi messo a segno dall’ormai onnipresente Trascending Obscurity Productions, sempre alla ricerca di nuovi esponenti del metallo della morte, vecchio o nuovo che sia. E questa volta, la tappa vincente si è fermata nel nostro paese.

TRACKLIST

  1. Devour My Wicked Soul
  2. Abstract Hallucinating
  3. Sorrowful Dismal Bliss
  4. Nefarious, Scorned Deities I Am Devoted to
  5. Perennial Dirge
  6. Garden of the Headless Dead
  7. Longing for Total Eclipse
  8. Compromised Brain
  9. Awakening from Secular Slumber Apostasy, Sodomy and Sacrilege
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