7.0
- Band: SHUDDERWALL
- Durata: 00:48:15
- Disponibile dal: //2009
Interessantissimo debutto sulla lunga distanza per i francesi Shudderwall, che con l’omonimo album ci presentano un lavoro che spazia dal rock alternativo al metal, passando per l’hard core. Un mix di ballad tristissime e malinconiche e di brani carichi di cattiveria musicale per un lavoro caratterizzato da undici tracce di assoluta qualità. Caratteristica della band è la loro composizione: due fratelli e una sorella che si occupano di tutto il processo creativo, dalla composizione all’esecuzione finale. Tra le tante frecce al loro arco, spunta sicuramente la produzione affidata a quella vecchia volpe di Scott Mathews, già dietro alla console di mostri sacri della caratura di Mick Jagger, Barbra Streisand e Eric Clapton; se questi tre ragazzi hanno attirato la curiosità di questo straordinario producer, qualcosa di buono a priori c’è di sicuro. Ed infatti gli Shudderwall dimostrano di saperci fare con la musica, ma soprattutto di trovarsi a loro agio con la commistione dei generi, croce e delizia di tutti i musicisti. I loro brani miscelano sapientemente il rock puro e crudo con la sua variante più alternativa, unendo influenze hard core e heavy metal, senza tralasciare un pizzico di commercialità che non guasta mai. Di contro dobbiamo sottolineare che la band non mostra ancora una sua vera peculiarità e con il tempo questo potrebbe provocare qualche problema, soprattutto sulla scelta della strada musicale da intraprendere; ma per il momento è più importante sottolineare la qualità insita in questo esordio e le doti dei suoi componenti. Altra caratteristica curiosa è che i pezzi inseriti nell’album sono praticamente fini a sé stessi, quasi fossero ognuno una storia a parte; una soluzione intelligente vista la commistione di generi eterogenei che permette di presentare ballad struggenti e inquiete come “Alone In The Dark” e “Just Try To”, unite a song puramente metal come “Self Judgement” o hard core come “It Doesn’t Hurt Me”. Niente da dire: ce n’è per tutti i gusti, ma soprattutto per gli amanti della buona musica; nel frattempo godiamoci questo interessante esordio, nella speranza di vedere gli Shudderwall crescere nell’Olimpo della musica.