6.5
- Band: SINBREED
- Durata: 50:06
- Disponibile dal: 28/03/2014
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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Ben quattro anni dopo il loro primo vagito tornano i tedeschi Sinbreed, sorta di all-star band del power metal germanico, nelle cui fila militano l’ex cantante dei Seventh Avenue Herbie Langhans e il batterista dei Blind Guardian Frederik Ehmke, quest’ultimo raggiunto un paio d’anni fa dal suo compagno di band, il chitarrista Marcus Siepen. Rispetto al predecessore, uscito per la piccola e sconosciuta Ulterium Records, questa volta la band può contare sul sostegno della più blasonata AFM per cercare di ritagliarsi uno spazio all’interno della scena power. Diciamo fin da subito che per poter fare ciò ci vogliono una dose di classe e d’ispirazione ben sopra la media, caratteristiche che i Sinbreed, nonostante i nomi coinvolti, avevano dimostrato di non possedere già all’esordio. Questo perché nessuno dei nomi coinvolti è o è stato un grande songwriter, tanto meno il fondatore della band, lo sconosciuto Flo Laurin, che neanche questa volta è parso in grado di risollevare le sorti del gruppo, sorti che sembrano sempre più vicine ad un triste anonimato. Sia chiaro, se siete amanti del genere le dieci canzoni che compongono il disco le ascolterete certamente tutte, perché “Shadows” è un disco composto e suonato con mestiere. Stilisticamente i Sinbreed devono molto agli Helloween dell’era Deris, così come il cantante Herbie Langhans (mattatore impressionante), spesso vicinissimo allo stile del singer delle Zucche. Tutto questo, unito ad un genere musicale in cui è impossibile inventarsi qualcosa, comporta continue sensazioni di già sentito, che riescono anche a rievocare piacevoli ricordi negli ascoltatori più maturi, come nel caso di chi scrive. Altro punto a favore dell’album, questa volta decisamente più oggettivo, è l’energia che ogni singola traccia sprigiona, caratteristica che dovrebbe connotare tutte le uscite del genere. I Sinbreed pestano duro per tutti i cinquanta minuti di durata del disco, forgiando quindi un gradevole lavoro in bilico tra il power e lo speed, che talvolta riesce a perlustrare anche territori più dark ed epici. Per questi motivi ci sentiamo comunque di promuovere la band e consigliarla a chiunque sia cresciuto a pane e power.
