5.5
- Band: SINSAENUM
- Durata: 01:02:28
- Disponibile dal: 10/08/2018
- Etichetta:
- earMusic
- Distributore: Edel
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Chi credeva che i Sinsaenum fossero un progetto estemporaneo nato per tingere di estremo il curriculum di Frédéric Leclercq (DragonForce) e sparire nel nulla sarà costretto a ricredersi. “Repulsion for Humanity” giunge tra noi a due anni esatti di distanza dall’esordio “Echoes of the Tortured”, e ci presenta una ‘all star band’ forse troppo arrogante per riconoscere i propri limiti e porre fine alle attività. Contando nuovamente sull’apporto di Heimoth al basso, Joey Jordison alla batteria, Stéphane Buriez alla chitarra e sulla coppia di cantanti Sean Zatorsky/Attila Csihar, il Nostro si rende protagonista di un macigno death metal dalle varie sfumature che giunge prestissimo a noia, complici un songwriting ridondante (dieci brani per oltre sessanta minuti di musica!) e un’onnipresente patina di innocuità. I pregiudizi dietro una simile operazione trovano insomma riscontro nei fatti, in quanto “Repulsion…” è poco più che un giochino imbastito da un musicista non avvezzo alla materia trattata e convinto che bastino un paio di riff à la Morbid Angel (edulcorati) per incutere timore. Mancano aggressività nel guitar work, intensità nelle ritmiche e lungimiranza nella scelta dei suoni, oltre ovviamente a canzoni con qualcosa da dire e fluide quel tanto che basta da non incepparsi nel loro stesso sviluppo. Episodi come “I Stand Alone”, “Manifestation of Ignorance” e “My Swan Song” sono invece l’emblema di un album demodé e farraginoso, difficilissimo da digerire, frutto di un musicista tanto prolifico quanto scollegato dalla realtà. Passate oltre senza indugi.