6.5
- Band: SISTERS OF SUFFOCATION
- Durata: 00:41:33
- Disponibile dal: 01/03/19
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Volendo fare un parallelo tutto al femminile – o quasi – la proposta death-metal delle Sisters Of Suffocation, sembra seguire le orme tracciate dalle colleghe brasiliane delle Nervosa. Entrambe inserite nel roster firmato Napalm Records, le due band stanno lentamente marciando verso il definitivo e fatidico salto di qualità (sempre che arrivi, sia chiaro). Ma se il gruppo carioca, dopo una prima prova di discreta qualità si è come assestato su un livello di ‘già sentito’, le cugine olandesi, con il qui presente “Humans Are Broken”, hanno effettuato un passo un sostanziale passo in avanti. Supportate dall’ugola maschia di Els Prins, le Sisters – and brother vista la presenza di Kevin Van Den Heiligenberg alla batteria – Of Suffocation ci propongono una quarantina di minuti di sano death metal in cui il passato si confronta con sonorità più moderne, aggiungendo qua e là alcuni passaggi più melodici e puliti.
Nessuno parla di capolavoro, di strada da fare c’è n’è ancora molta, soprattutto a livello di songwriting, ma i mezzi per continuare la strada del miglioramento ci sono tutti. Entrando nei dettagli, considerando l’intera tracklist, una domanda sorge spontanea: perché tra tutti i pezzi previsti, come singoli da lanciare in anteprima sono stati proposti pezzi deboli quali “The Machine” o “Little Shits”? Due episodi oseremmo dire banalotti, che vanno a sminuire la prova, tutto sommato discreta, portata a termine dall’act olandese. Una prestazione le cui variabili vengono ben rappresentate dal terzetto iniziale: se la titletrack ci presenta un classico assalto death old-school, “Wolves” mostra il lato più massiccio della band, lasciando a “War In My Head” la parte più sperimentale di questo mini-lotto dove il duetto growl-clean fa la sua prima apparizione. Un’alternanza che troverà spazio anche nel prosieguo dell’album, anche dal punto di vista strumentale, come dimostra “The Next Big Thing” in cui degli accenni ai vecchi In Flames fanno la loro comparsa tra i passaggi più melodici intarsiati da Simone Van Straten e dalla new entry Emmelie Hervegh. Episodi leggiadri che si amalgamano alla furia espressa dalla frontwoman, garanzia soprattutto in sede live.
Riassumendo: non tutto fila liscio in questa seconda fatica firmata Sisters Of Suffocation, tuttavia spiragli di novità e di crescita fanno ben sperare per il futuro della band olandese.