7.0
- Band: SIX FEET UNDER
- Durata:
- Disponibile dal: 23/09/2003
- Etichetta: Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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I Six Feet Under giungono al quinto album della loro carriera con questo “Bringer Of Blood”, lavoro che si configura sin dalle prime note dell’opener “Sick In The Head” come assolutamente in linea con quanto proposto dalla band dell’ex Cannibal Corpse Chris Barnes dagli esordi sino ad oggi. Nessun sostanziale stravolgimento è infatti rintracciabile in questo nuovo full length, che però ha almeno il pregio di presentare una raccolta di brani la cui qualità è in media più elevata rispetto a quella del comunque discreto “True Carnage”. Il quartetto floridiano continua a propinarci il suo death metal cadenzato e groovy, questa volta forse un poco più vario ed articolato del solito, contaminato con qualche spunto hardcore (la politicamente impegnata “Amerika The Brutal”) e addirittura thrash (“Blind And Gagged”), ma a ben vedere sempre e comunque fedele alla linea. Non sono dei geni, i Six Feet Under, e nemmeno dei grandissimi compositori (anche se, e questa è una storia vecchia, vedendo i nomi coinvolti si potrebbe pensare il contrario) ma la loro musica, almeno per chi scrive, è (quasi) sempre dannatamente divertente e coinvolgente! Se i Six Feet Under infatti azzeccano il riff giusto (e su “Bringer Of Blood” ciò per fortuna accade un bel po’ di volte!) non c’è proprio scampo per il vostro collo… le loro composizioni, così semplici e dirette, dal vivo hanno un tiro micidiale e anche su cd, pur non garantendo una longevità elevatissima, sanno catturare come poche grazie al loro incedere poderoso e alla loro linearità compositiva decisamente accessibile. Peccato che, come sempre, la chitarra sia stata mixata ad un volume troppo basso, questo per dare spazio alla comunque grandissima voce di Barnes, cosa che non ho mai apprezzato e mai apprezzerò visto che proprio su questo strumento si basa la loro musica. Per il resto nulla da obiettare: la band prosegue per il proprio cammino senza badare quasi per nulla a ciò che sta accadendo intorno, nulla è cambiato e forse nulla mai cambierà per e nei Six Feet Under. Se, come il sottoscritto, volete masticare dell’adrenalina questo è il disco che fa per voi, ma se invece siete sempre stati alla larga da questo gruppo non si può far altro che invitarvi a continuare a farlo!