voto
7.5
7.5
- Band: SKANNERS
- Durata: 00:42:44
- Disponibile dal: 10/01/2008
- Etichetta:
- My Graveyard Productions
- Distributore: Masterpiece
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Atteso ritorno per gli Skanners, sicuramente uno dei gruppi italiani storici più meritevoli in ambito classic metal. La band vive oggi una specie di seconda giovinezza sfornando un disco che, su una forte base heavy metal, ripesca qualche elemento più incline all hard rock, come già a suo tempo avvenne per i due primi e stupendi “Dirty Armada” e “Pictures Of War”. Si aggiunga il fatto che i cinque musicisti sono in forma smagliante, con il cantante Claudio Pisoni sempre sugli scudi. Dieci pezzi di metallo colante, forse qualitativamente non al pari dei due succitati dischi ma comunque maturi e all’altezza delle aspettative. Apertura con “Soul Finder”, un mid tempo incalzante che arriva direttamente dagli anni ottanta. Il brano è semplice e diretto ma non banale e questa è la forza degli Skanners, ossia l’essere in grado di comporre musica immediata senza scadere nello scontato. A ruota arriva la tirata “Welcome To Hell” con il suo riff in stile Unleash The Beast dei Saxon ed un ritornello riuscito alla grande. Sicuramente un pezzo forte del disco e delle future setlist. I suoni, ad opera di Luigi Stefanini, sono ottimi, il livello medio dei brani è sopra la media e tra i migliori troviamo la veloce e trascinante “The 17th Victim” e l’accoppiata “The Dream – Flash Razor”, plumbea, tranquilla e posata la prima e dannatamente esplosiva la seconda, con un riffing serrato ed un gran tiro. L’unico caso in cui la tensione cala un po’ è “Iron Horse”, canzone con una ritmica accattivante ma dal refrain meno ispirato rispetto al resto del lavoro. La titletrack è una canzone che si sviluppa su tempi medi, anthemica e con un ritornello facilissimo da memorizzare che dal vivo farà sicuramente presa sul pubblico. Conclusione con la delicata e malinconica “Immortality”. Se vi piace il metal anni ottanta diretto, attuale, genuino e senza la benché minima contaminazione, ascoltatevi questo disco e soprattutto, se ne avete l’occasione, non perdete l’occasione di vedere questi cinque ragazzi in azione sul palco.