SKELETON – Skeleton

Pubblicato il 04/07/2020 da
voto
7.5
  • Band: SKELETON
  • Durata: 00:27:39
  • Disponibile dal: 10/07/2020
  • Etichetta:
  • 20 Buck Spin
  • Distributore: Audioglobe

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Interessante proposta quella degli americani Skeleton ed ennesimo colpo messo a segno dalla 20 Buck Spin, sempre attenta a scoprire nuove leve underground. L’omonimo debutto del quartetto texano, guidato dal batterista e singer Victor Skeleton, dipinge un quadro dalle tinte black/hardcore-punk, riuscendo da una parte a mescolare i due generi, grazie alla vecchia scuola firmata Venom, Mayhem, Discharge ed Anti-Cimex, dall’altra ad impreziosire il pacchetto finale con sonorità più grezze e marce prendendo spunto dai connazionali Raspberry Bulbs ed Aksumite. La cover di per sé già ci immerge in un ambiente tanto spettrale quanto semplice e diretto: il candelabro posto al centro della copertina, con i due teschi a fargli da sostegno, sembrano infatti essere usciti dalla mano di un bambino, ma è proprio questo che regala al full-length un’ulteriore pizzico di genuina malignità. Un’immagine che trova compimento nell’iniziale titletrack la quale ben riassume, in poco più di una manciata di minuti, la direzione degli Skeleton. Sfuriate simil-“Transilvanian Hunger”, sorrette da uno scream calibrato dello stesso Victor, fanno da contraltare a stacchi più cadenzati e dark così da donare al brano un’intrigante varietà sonora. Caratteristiche che vengono snocciolate a dovere lungo tutti i dieci pezzi a seguire costruendo, almeno sino a “Taste Of Blood”, un pacchetto di episodi a loro modo singolari, dove anche la melodia interviene a modellare i riff sguinzagliati dalle due chitarre. Dallo slancio ferale, in stile Motörhead, di “Mark Of Death” alla cerimoniale “The Sword”, dalla maligna “Ring Of Fire” sino alla convulsiva e già menzionata “Taste Of Blood”, gli Skeleton non pretendono e compiono alcun rivoluzione ma l’intruglio prodotto ha comunque un sapore ammaliante, in grado di portare l’ascoltatore al mai scontato ‘reply’. E chiudiamo un occhio se nella parte finale l’originalità viene meno, replicando in forme diverse quanto sfoderato in precedenza: difetto che non va certamente ad intaccare un esordio più che incoraggiante messo in atto dalla band americana. Prendete dunque il vostro fiammiferino tascabile e date luce al candelabro degli Skeleton.

TRACKLIST

  1. Skeleton
  2. Mark Of Death
  3. The Sword
  4. T.O.A.D.
  5. Ring Of Fire
  6. At War
  7. Taste Of Blood
  8. Victory
  9. A Far Away Land
  10. Turned To Stone
  11. Catacombs
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