6.0
- Band: SKID ROW
- Durata: 00:40:22
- Disponibile dal: 24/10/2006
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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Gli Skid Row sono uno degli esempi più celebri di dedizione alla causa. A cavallo tra la fine degli anni ottanta e il pericoloso (per l’hard rock) inizio dei novanta la band americana aveva raggiunto una fama di un certo livello, con il suo hard rock tanto debitore allo street dei Guns quanto tecnicamente valido. E chi è che ha portato così tanto fortuna alla band? Ovviamente il celeberrimo cantante Sebastian Bach, considerato uno degli uomini più attraenti del rock, ed una delle voci più belle della musica del diavolo. La presenza musicale/mediatica del cantante ha decretato il successo di “Skid Row” prima e soprattutto “Slave To The Grind” poi. Poi le cose hanno iniziato a non funzionare bene, come si sente in “Subhuman Race”. Una pausa di otto anni ed i Nostri, con un nuovo cantante, decidono di tornare alla carica, pubblicando “Thickskin” ed il nuovissimo “Revolutions Per Minute” che non mancherà di far discutere i fan della band. Johnny Solinger, il nuovo cantante, dà buona prova di sé, anche se non potrà mai competere con l’illustre predecessore. I pezzi sono complessivamente buoni, e non si può non premiare il coraggio dei Nostri nel proporre un pezzo country/punk come “When God Can’t Wait” (la pietra dello scandalo), che ha la capacità di far dimenticare a troppi operatori del settore come ogni tanto sia il caso di non prendersi troppo sul serio. Ci sono anche un paio di pezzi da dimenticare, in verità, come “Strength” e “Love Is Dead”, ma nel complesso il disco procede bene, complice la durata non eccessiva di quaranta bei minutini. Ascoltatevi “You Lie”, divertitevi, e non pensate ai casini della vita. A questo serve il rock.