7.5
- Band: SKID ROW
- Durata: 00:28:49
- Disponibile dal: 04/08/2014
- Etichetta:
- UDR Music
- Distributore: Audioglobe
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A breve distanza dalla pubblicazione dell’EP “United World Rebellion – Chapter One”, gli Skid Row rilasciano la seconda parte di questa affascinante trilogia, che rappresenta la definitiva rinascita artistica della band americana. Chiunque abbia temuto soltanto per un attimo di trovarsi di fronte a degli scarti mediocri esclusi dal precedente capitolo avrà di che ricredersi, eccome. “Rise Of The Damnation Army – United World Rebellion – Chapter Two” alla pari del suo fratello maggiore contiene cinque brani dai quali emerge una narrativa musicale pressochè ineccepibile, interpretata in maniera impeccabile dall’ugola al titanio di Johnny Solinger. Quest’ultimo riesce a compiere l’ardua impresa di risultare ancora più potente ed espressivo di quanto illustrato di recente, dimostrando di essere uno dei migliori cantanti attualmente in circolazione. Valorizzato da una produzione corposa, solida e moderna, il disco mette in bella mostra l’eccezionale versatilità maturata dai Nostri in fase di scrittura. L’incalzante groove sfoggiato con sublime arroganza da “We Are The Damned” ci trascina in un terremotante vortice sonoro, che acquisisce ulteriore enfasi e spessore all’altezza del suo chorus esplosivo, riuscendo al contempo nella non facile impresa di penetrare con estrema agilità all’interno della nostra corteccia cerebrale. L’estrema cura negli arrangiamenti e la ricerca del ritornello perfetto sono le chiavi di lettura da sfruttare durante l’ascolto di questo EP. L’adrenalina scorre come un inarrestabile fiume in piena, grazie alla vertiginosa mazzata tra capo e collo di puro heavy metal sfoderata da “Damnation Army”, rivestita anch’essa da un refrain da infarto. La tensione viene in parte stemperata dalla piacevole power ballad “Catch Your Fall” e dal ritmo festaiolo di “Give It The Gun”. Annotiamo una lieve inflessione qualitativa nel pur piacevole mid tempo “Zero Day”, ma nonostante ciò i Nostri chiudono in bellezza con due cover, inserite come bonus track. Il combo del New Jersey non ha mai perso il vizio di reinterpetare a modo proprio i classici del rock (i collezionisti più accaniti ricorderanno il piacevole “B-Side Ourselves” inciso nel lontano 1992) e questa volta vengono omaggiati i Queen con una sconvolgente versione di “Sheer Heart Attack”, nella quale viene ampiamente enfatizzato il lato punk rock che giace nell’originale. Altrettanto convincente appare l’esplosiva versione di “Rats In The Cellar” degli Aerosmith, alla quale spetta il compito di chiudere un lavoro che verrà pubblicato il prosimo 4 agosto, data che coincide con la calata italica degli Skid Row. Un bel modo di festeggiare, insomma.