SKILLET – Dominion

Pubblicato il 25/01/2022 da
voto
6.5
  • Band: SKILLET
  • Durata: 00:46:30
  • Disponibile dal: 14/01/2022
  • Etichetta:
  • Atlantic Records

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Prendete e allenatevi tutti: dopo aver conquistato negli anni Duemila le zone alte delle chart d’oltreoceano grazie a dischi come “Comatose” e “Awake” – perfetto punto d’unione tra nu-metal e christian rock, generi in cui gli Skillet sono maestri indiscussi insieme ai Demon Hunter – nell’ultimo decennio la band dei coniugi Cooper ha virato sempre più verso un ‘hard rock da palestra’ tutto chitarroni ed elettronica, allargando al contempo il proprio consenso al di fuori della madrepatria. Se “Rise” e “Unleashed” erano ottimi esempi in questo senso, quest’ultimo “Dominion”, come già il precedente “Victorious”, risulta un po’ più stereotipato e fatica a spiccare rispetto alla concorrenza (dai veterani Three Days Grace alle nuove leve di casa Better Noise). Intendiamoci, la tripletta iniziale composta da “Surviving The Game”, “Standing In The Storm” e la titletrack è perfetta sotto ogni aspetto (musicale e lirico) per la vostra playlist da workout, ma dai primi della classe ci si aspetta sempre qualcosa di più rispetto ad un compitino, per quanto fatto bene. Formalmente ineccepibile anche il comparto ballad (“Valley Of The Death”, “Refuge” e “Forever Of The End”, quest’ultima con la batterista Jed Ledger come co-protagonista dietro al microfono), che funge da defaticamento tra le ripetute ma potrebbe anche accompagnare i titoli di coda di qualche blockbuster in streaming. Se “Beyond Incredible” e “Shout Your Freedom” sono altri due pezzi radio rock da radio perfetti per scaldare i vostri addominali – cassa dritta e messaggi motivazionali che manco il Fitbit – con “Destroyer” e “Ignite” restiamo sempre in zona sermoni sotto steroidi, ma stavolta con qualche accenno di breakdown a sporcare l’elettronica e reminiscenze del nu metal che fu; menzione parte per la conclusiva “White Horse”, esperimento electro-trap che fa molto ‘giovane’ ma francamente risulta un pastrocchio là dove una volta c’erano i pezzi più interessanti. Scivolone finale a parte, l’undicesimo sigillo degli Skillet non sarà all’altezza delle loro migliori produzioni ma regala comunque tre quarti d’ora ricchi di zucchero e plastica per gli appassionati dell’alternative metal più tamarro.

TRACKLIST

  1. Surviving The Game
  2. Standing In The Storm
  3. Dominion
  4. Valley Of Death
  5. Beyond Incredible
  6. Destiny
  7. Refuge
  8. Shout Your Freedom
  9. Destroyer
  10. Forever Or The End
  11. Ignite
  12. White Horse
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