6.5
- Band: SKITLIV
- Durata: 00:40:00
- Disponibile dal: 19/10/2009
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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State attenti, Maniac è tornato! L’ormai ex cantante dei famigerati Mayhem non ha impiegato troppo tempo a dar vita ad un nuovo abominio sonoro. I suoi Skitliv si preannunciano come una delle realtà più malate dell’intero circolo black metal. Non ci vuole molto ad interpretare il messaggio della band, già sufficientemente chiaro dal titolo “Skandinavisk Misantropi”. A turbare ancora di più il messaggio di Maniac ci pensa un altro personaggio controverso, Kvarforth degli Shining, qui presente in qualità di chitarrista. Questi Skitliv non vogliono né copiare i Mayhem, né gli Shining, il loro sound è assai distante da qualsiasi affiliazione al ‘true’ o depressive black metal. Il riffing di questa band è tremendamente contorto e malato, più che in altri gruppi che hanno la fama di produrre musica estrema deviata. Tralasciando in pratica uno sporadico episodio, la creatura sfigurata degli Skitliv striscia nelle tenebre in maniera lenta e sinuosa: non sentirete i soliti ritmi tiratissimi del black metal, qui ci si culla nel doom più perverso, distorto dalle influenze sonore più disparate, dal rock ai Type O Negative. Non tutti i brani sono incisivi, ma l’estremismo in questo album non manca di certo. Per apprezzare Maniac, autore di una prova davvero convincente, e la sua band bisogna essere un po’ disturbati come gli autori di “Skandinavisk Misantropi”, ma soprattutto bisogna essere di larghe vedute perché il ‘black metal’ qui presentato è davvero distorto sotto un’ottica innovativa. Su questo debut sono stati chiamati anche diversi guest del calibro di Attila Csihar (Mayhem), David Tibet (Current 93) e Gaahl (Trelldom, ex Gorgoroth). Non è nemmeno semplice valutare una proposta simile, il cui stile scorre sul filo di un rasoio, sospeso tra le correnti più maniacali del black metal e l’abisso generato dal dark ambient venuto a contatto con un rock minimale e malsano. La curiosità però nel vedere come si evolverà questo progetto è tanta. Comunque da sperimentare.