• Band: SKW
• Durata: 00:45:10
• Disponibile dal: 14/03/2009
• Etichetta:
• Code 7
• Distributore: Self

Ormai prossimi a festeggiare il ventennale della loro carriera, i milanesi SKW (acronimo mutuato dal precedente monicker Skywalker) si confermano, in occasione del loro quarto disco, come una band non particolarmente prolifica ma sempre al passo con i tempi e caratterizzata da un lento ma costante processo di crescita. Il nuovo arrivato "Numbers", giunto a quattro anni di distanza dal precedente "Alter Ego", appare infatti caratterizzato da un maggior utilizzo delle melodia (vocale e chitarristica)e da una maggiore cura dei particolari, elementi questi che, pur senza sminuire la cattiveria degli esordi, aprono nuovi orizzonti al crossover dei nostri. Al novero delle influenze storiche (Machine Head e Pantera su tutte) vanno dunque stavolta aggiunte contaminazioni mutuate dall’attuale scena rock-metal d’oltreoceano – quella, per intenderci, dove militano formazioni quali Disturbed, Mudvayne, Soil, Godsmack e Drowning Pool – per un lotto di canzoni cariche di energia ma altresì orecchiabili quali l’opener "1Minute2Lie", la title-track o la successiva "Cow(ard)", in cui il chitarrista e mastermind Simone Anaclerio conferma il proprio talento alla sei corde. L’impressione che i nostri abbiano voluto ampliare i propri orizzonti viene poi confermata, oltre che dalla produzione svolta tra la Maremma e gli States e dalla fumettosa cover, dal proseguio di una tracklist in cui, di fianco a classici episodi di nu-metal saltellante ("2muchwords", "In Chains"), trovano posto una ballad ("Sleep") ed un remix dalle forti tinte elettroniche ("Hate3", il cui beat peraltro ricorda "Meaning of Life" dei già citati Disturbed), con risultati sempre lusinghieri. Se poi l’equazione "- rumore + melodia = più successo" si rivelerà esatta anche per loro lo scopriremo solo vivendo, nel frattempo non possiamo che salutare con entusiasmo il ritorno sulle scene di una band tra le più longeve della scena crossover nazionale.