SLASH – Apocalyptic Love

Pubblicato il 29/05/2012 da
voto
8.0
  • Band: SLASH
  • Durata: 01:02:00
  • Disponibile dal: 22/05/2012
  • Etichetta:
  • Roadrunner Records
  • Distributore: Warner Bros

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Esistono icone del rock che hanno segnato in modo indelebile la cultura popolare al punto da trascendere il genere natale ed essere universalmente riconosciute ed apprezzate. Slash, con il suo inseparabile cilindro, il petto nudo e i riccioli a nascondere quasi il volto ma non l’immancabile sigaretta, la Gibson ad “altezza Page” ed i pantaloni di pelle, rientra assolutamente tra quelli che possono essere considerati simboli del rock. Dopo i primi progetti post-Axl, il nostro guitar hero torna in modo prepotente sul mercato discografico nel 2010 con l’album omonimo, dove una pletora di cantanti di diversa estrazione si alterna dietro al microfono. Sarà il tour di supporto al disco a dimostrare che Myles Kennedy, chiamato a dover interpretare tutti i brani incisi dai diversi colleghi (oltre agli evergreen di Guns’n’Roses, Velvet Revolver e Slash’s Snakepit), non poteva che essere la scelta più azzeccata per occupare in modo ufficiale la posizione da “titolare” come singer per il disco successivo, qui preso in esame. Sgombrando la mente (e le orecchie) dalla pesante influenza del carisma dei pesi massimi qui coinvolti, non possiamo che convenire già dopo pochi ascolti sul fatto che questo “Apocalyptic Love” mantenga assolutamente tutte le promesse e le aspettative, esaltandoci non poco con gioielli hard rock da cantare a squarciagola. Che il cantante dei grandi Alter Bridge sia una sorta di Re Mida musicale in grado di trasformare in oro tutto ciò che tocca con la propria ugola è ormai un dato di fatto, riempiendoci di brividi non appena (ri)sentiamo la magia che è l’onesto e sincero risultato del sodalizio musicale tra due grandi artisti. Slash si circonda di una band di tutto rispetto, dove non è il solo Myles a brillare ma anche il polistrumentista Todd Kerns, qui impegnato al basso e voce, in grado di supportare il valente singer con backing vocals davvero efficaci, ed un Brent Fitz alla batteria che si rende protagonista di una prestazione tellurica e dirompente. Da sottolineare l’umiltà e la lungimiranza dell’ex Gunners, il quale è ben lontano dalla figura dell’ingombrante guitar hero che seppellisce ogni potenziale ottimo brano sotto cascate di (inutili) assoli, là dove al contrario valorizza ogni composizione con le note giuste evidenziando, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere un musicista dotato di un gusto assolutamente straordinario. La band inanella una serie incredibile di pezzi splendidi, con i primi otto brani (?) che ci fanno letteralmente gridare al miracolo e che sarebbero stati più che sufficienti per chiudere e completare un album epocale, con una “Apocalyptic Love” elettrizzante con il suo riff azzeccato e ficcante, il wha-wha inconfondibile di Slash ed un break strappa-applausi. Citiamo ancora una diretta “One Last Thrill”, dal mood quasi “punky” e stradaiolo, la metallica “Anastasia”, dotata di una breve intro strumentale onestamente troppo scolastica ma comunque piacevole, e la “groovosa” Halo, con un ritmo coinvolgente ed un sound massiccio e moderno. Con “Not For Me” si arriva ad una sorta di linea di confine, con questo brano che sembra uscire dalla penna di Tremonti e che va a ad aprire una virtuale seconda parte del disco, piacevole ma onestamente meno ispirata, dove l’eventuale mancanza di “Far And Away” (ad esempio) avrebbe solo giovato alla fluidità dell’ascolto. Dopo ben tredici brani, la copia in nostro possesso è altresì dotata di due bonus track, portando il minutaggio totale ad oltre un’ora di ascolto. Uno Slash che sembra ormai inarrestabile (e più che mai presente sulla scena che lui stesso ha contribuito a creare ed influenzare) sforna l’ennesimo disco da ascoltare fino a consumarne i solchi digitali, dove il carisma, il talento e la personalità dei protagonisti trasuda da ogni nota, ma che oggettivamente pecca forse in troppa autoindulgenza, annacquando con troppi brani un disco che sarebbe stato altrimenti un capolavoro. Non resta che aprire una bottiglia di Jack Daniel’s, accendere una sigaretta ed ascoltare ancora una volta l’inconfondibile voce della Les Paul di Saul Hudson.

TRACKLIST

  1. Apocalyptic Love
  2. One Last Thrill
  3. Standing In The Sun
  4. You're A Lie
  5. No More Heroes
  6. Halo
  7. We Will Roam
  8. Anastasia
  9. Not For Me
  10. Bad Rain
  11. Hard & Fast
  12. Far And Away
  13. Shots Fired
  14. Carolina (Bonus Track)
  15. Crazy Life (Bonus Track)
1 commento
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