7.0
- Band: SLEEPING WITH SIRENS
- Durata: 00:41:20
- Disponibile dal: 14/10/2022
- Etichetta:
- Sumerian Records
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In una metà ottobre affollata di uscite, si rifanno vivi, a tre anni di distanza dal più che gradevole “How It Feels To Be Lost”, anche gli Sleeping With Sirens, fieri portabandiera della scena ‘emo che ce l’ha fatta’. L’inconfondibile timbrica efebica del frontman Kellin Quinn rende subito riconoscibile i tratti distintivi fin dal synth-core dell’opener “Tyrants” ma, come vedremo, grazie anche all’aiuto del pubblico da casa, è solo una delle diverse facce della medaglia di “Complete Collapse”. Da un lato troviamo canzoni come “Crosses” (con Spencer Chamberlain degli Underoath), “Ctrl + Alt +Del” e “Bloody Knuckles” spingono sul versante più emo-core, con i consueti scream e breakdown levigati dai cori angelici ed elettronica, secondo la migliore tradizione del genere; sul versante più melodico, invece, troviamo il pop-rock della title-track, i singalong di “Family Tree” e “Us” (con Dorothy dell’omonima band), fino alla chiusura affidata all’acustica ballad “Grave”. Nel mezzo segnaliamo le collaborazione fluide (nel senso vocale del termine, visto che a volte si fatica a distinguerli) con gli astri nascenti (?) Charlotte Sands (“Let You Down”) e Royal And The Serpent (“Be Happy”), così come il pop-rock danzereccio di “Mr. Nice Guy”, che sarebbe potuto uscire dalla penna dei Maneskin. Nel complesso il settimo album del quintetto di Orlando risulta un po’ più levigato e variegato del suo predecessore, ma funziona comunque egregiamente: Architects e Bring Me The Horizon restano di un altro livello, ma il posto nel festival “When We Were Young”, tra generazione Zeta e vecchi emo passati dalla frangia alla pelata, è assicurato anche per i prossimi anni.