8.0
- Band: SLOUGH FEG
- Durata: 00:43:02
- Disponibile dal: 24/08/2007
- Etichetta: Cruz Del Sur Music
- Distributore: Audioglobe
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A due anni di distanza dall’ottimo “Atavism”, ecco sugli scaffali dei negozi l’ultima fatica della band guidata da Mike Scalzi, e ancora una volta siamo di fronte ad un autentico capolavoro del genere. “Hardworlder” infatti conferma lo straordinario stato di grazia della band americana e anzi, il prodotto in questione si presenta ancora migliore rispetto al suo illustre predecessore: mentre infatti “Atavism” era un ottimo album con dei picchi qualitativi notevoli, “Hardworlder” invece si mantiene per tutta la sua durata su livelli veramente eccelsi. Caratteristica fondamentale che accompagna gli Slough Feg, e che si conferma in questa release, è quella di suonare un puro NWOBHM ispirandosi a band storiche del genere, ma nonostante tutto saper presentare song fresche e coinvolgenti e che non stancano durante l’ascolto, grazie alla loro capacità di rielaborare un genere spesso accusato di banalità e ripetitività: visto il panorama del power, un’impresa non da poco. Un album quindi con la A maiuscola: si passa da brani come “Tiger! Tiger!” e “Karma-Kazee”, con la classica impostazione di power-song, a brani dal sapore progressive come “The Spoils” e “Frankfurt-Hahn Airport Blues” che insieme alla title-track formano un sorta di trilogia inscindibile e coinvolgente. Straordinaria poi la scelta delle due cover inserite nella release: “Dearg Doom” degli Horslips e “Street Jammer” dei Manilla, due brani ricercati e non banali, a conferma delle loro influenze musicali. Un grande album quindi, sicuramente il migliore nella discografia della band originaria della Pennsylvania, che necessita di qualche ascolto prima di essere recepito appieno, ma probabilmente è proprio questa la sua forza: non stanca mai anzi, appassiona sempre di più. Assolutamente da avere, e non solo per i fan del genere.