SODOM – Bombenhagel

Pubblicato il 13/08/2021 da
voto
6.5
  • Band: SODOM
  • Durata: 00:14:17
  • Disponibile dal: 20/08/2021
  • Etichetta:
  • Steamhammer Records
  • Distributore: Audioglobe

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Sodom, Destruction, Kreator, Tankard: i portabandiera assoluti del thrash made in Germany, i famosi Teutonic Big 4, in risposta ai colleghi d’oltreoceano; un marchio di fabbrica europeo al servizio del fratello più bastardo dell’heavy metal. Ma come stanno queste band? Qual è il loro stato di forma attuale? Se il gruppo di Andreas ‘Gerre’ Geremia, fresco di firma con la Reaper Entertainment, si sta preparando (forse) ad entrare in studio, il combo di Essen guidato da Mille Petrozza si trova in una fase di standby, di vorrei ma non posso (o viceversa), in cui, come da sua stessa ammissione in una recente intervista, il materiale per un nuovo album sarebbe praticamente già pronto ma si preferisce attendere tempi migliori per far partire le operazioni di registrazione-pubblicazione-esibizione. E i Destruction? E’ notizia di qualche giorno fa la loro separazione (momentanea?) dal chitarrista e membro storico della band: quel Mike Sifringer, alle prese, così sembra, con alcuni problemi di salute dovuti ad una condizione di vita non proprio lineare e corretta, che l’hanno ormai ridotto (cosa anche evidente nelle ultime uscite live) ad un ammasso di capelli a coprire un corpo sempre più esile. Assenza che, come comunicato da Schmier, si ribalterà anche in sede di registrazione del prossimo lavoro, riportando così i Destruction alla vecchia formula del power trio.
L’unica macchina che sembra quindi non aver alcun freno, è proprio quella dei Sodom. In barba alle restrizioni, alle cancellazioni, ai posticipi e alle rischedulazioni, il cingolato di Gelsenkirchen, dopo averci regalato un portentoso comeback con l’ultimo “Genesis XIX”, torna nuovamente in azione con un EP dal sapore, diciamolo, prettamente quantitativo. Un remind, una strizzatina d’occhio, un ‘hey ragazzi siamo sempre qui eh!’: una mini-bomba che mettiamo volentieri nella nostra cartucciera anche se, doveroso ammetterlo, pur confermando la ritrovata verve e freschezza (gli innesti di Yorck Segatz e Toni Merkel hanno contribuito parecchio in questo senso), il qui presente “Bombenhagel” non aggiunge nulla a quanto già dimostrato con l’ultimo full-length. Tre pezzi che si aprono con la riproposizione della titletrack: uno dei brani simbolo della band qui piazzato nella versione a quattro elementi, più corposa e completa se vogliamo. E se, come allora, nel 1987, a chiusura di “Persecution Mania”, compare Harris Johns (produttore dell’album stesso) nell’esecuzione del primo assolo previsto, qualche sorpresina la troviamo proprio sul finale del pezzo: in aggiunta al canonico inno tedesco, infatti, abbiamo un accenno di quello americano e dell’ex Unione Sovietica.
Di “Coup De Grace” colpisce maggiormente il testo: se dal punto di vista stilistico, la seconda traccia segue alcuni episodi di “Genesis XIX” (“Dehumanized”), sul piano lirico, il nostro Angelripper punta il dito nei confronti dell’umanità, pronta a dare il colpo di grazia al mondo che la circonda; un brano che vuole risvegliare le persone spingendole verso un comportamento più corretto e rispettoso. E’ infine l’oscura e sinistra “Pestiferous Posse” a chiudere il nuovo EP targato Sodom: il ghigno di Onkel Tom, qui nella sua versione più sulfurea, accompagna un brano che riprende anch’esso il copione dell’ultimo lavoro, avvicinandosi alla maligna “Glock’n’Roll”. E allora, in attesa di ulteriore materiale, per festeggiare al meglio i quarant’anni di attività, accogliamo con piacere questa ennesima bombetta dalla terra della Ruhr.

TRACKLIST

  1. Bombenhagel
  2. Coup De Grace
  3. Pestiferous Posse
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