7.5
- Band: SODOM
- Durata: 00:55:31
- Disponibile dal: 08/26/2016
- Etichetta:
- SPV Records
- Distributore: Audioglobe
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“Epitome Of Torture” è stato un disco abbastanza chiacchierato. Due le principali motivazioni: un songwriting che provava a ricalcare senza costante dedizione la formula del fortunato “In War And Pieces” e una produzione forse un po’ troppo patinata per un gruppo come i Sodom. Con il nuovo “Decision Day” i veterani teutonici provano ad aggiustare il tiro, ricorrendo ad alcune soluzioni del passato – vedi la performance vocale di Tom Angelripper, sicuramente la più velenosa degli ultimi quindici anni – ma senza perdere completamente di vista la cura per le dinamiche e il taglio leggermente più arioso mostrato nel lavoro di chitarra di alcuni dei brani del suddetto “In War…” e del singolo “Sacred Warpath”. Come già illustrato nel nostro track by track di qualche settimana fa, “Decision Day” si presenta dunque come un album thrash piuttosto variegato e sostanzialmente senza tempo, anche grazie ad una resa sonora che mescola intelligentemente tradizione e modernità. Ci ritroviamo di fronte ad un sound sporco e sudato, ma anche magniloquente e multiforme all’occorrenza. Non sprechiamo troppe parole per esplicitare gli ovvi riferimenti al passato più o meno recente disseminati qua e là nei pezzi: per maggiori dettagli vi rimandiamo appunto alla nostra anteprima; ciò che salta all’orecchio, anche dopo solo un paio di ascolti preventivi, è soprattutto la rinnovata verve del chitarrista Bernemann, qui sovente impegnato a riportare il sound dei Sodom su tonalità cupe e pungenti, ma bravo pure a ricorrere a tratti a delle elegie e a delle aperture melodico-acustiche subito riconoscibili (come nell’ottima “Rolling Thunder”). A netto di un paio di prevedibili filler, “Decision Day” si dimostra un album completo e maturo, ennesimo colpo di coda di una carriera monumentale come quella dei thrasher tedeschi; un lavoro che cresce ascolto dopo ascolto, entrando prima nelle ossa e poi nella mente, con la forza e la decisione di chi sa esattamente cosa sta facendo. Non è il caso di pretendere qualcosa di totalmente nuovo dal terzetto a questo punto della sua storia, ma Angelripper e compagni riescono comunque a intrattenere con un songwriting curato e scattante, che denota quasi sempre la giusta attenzione per il riffing, per la melodia e per la costruzione corale. Non è poco, visto il periodo caratterizzato da innumerevoli revivalismi e inutili esercizi di stile. La vera forza dei Sodom, inoltre, è da tempo nell’energia che sprigionano le loro performance dal vivo e, guarda caso, queste tracce palesano una predisposizione notevole nell’essere eseguite live. Tirate voi le somme.