9.0
- Band: SODOM
- Durata: 00:36:02
- Disponibile dal: 01/12/1987
- Etichetta:
- Steamhammer Records
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Un album che ha fatto la storia del thrash metal. “Persecution Mania” è uno dei manifesti del metal europeo, negli anni ’80 spesso contrapposto al thrash statunitense, soprattutto quello della Bay Area. Metallica a parte, molti thrasher si dividevano prevalentemente in due categorie: gli adoratori (è proprio il caso di dirlo) degli Slayer e i ‘Sodomaniacs’! All’epoca il thrash metal in molti casi non era ben visto dalla stampa specializzata ed i gruppi europei venivano spesso maltrattati, salvo alcuni casi come Coroner e gli stessi Sodom. In effetti non sarebbe facile per chiunque negare la qualità oggettiva di questo lavoro, oscuro, grezzo, ma anche potentissimo. I Sodom rispetto al precedente “Obsessed By Cruelty” hanno fatto un decisivo salto di qualità a livello compositivo e con l’opener “Nuclear Winter” sono riusciti ad incidere una delle migliori canzoni del genere. Il ritmo incalzante dei Sodom già su questo LP sta diventando un fortunato tratto caratteristico di Angelripper e soci: “Persecution Mania” grazie ad una base ritmica devastante e ad un riffing estremamente violento (grazie all’ottima performance di un chitarrista di tutto rispetto come Blackfire) risulta davvero impressionante. Molto pathos viene creato dallo stesso cantato di Angelripper, il resto è dato dall’atmosfera apocalittica dell’album. Ascoltando brani come la titletrack o “Electrocution” sembra di essere al centro di uno scenario bellico devastante e futurista. Su questo album è presente una delle formazioni più amate dal popolo thrash dell’epoca: Angelripper, Blackfire e Witchunter, un trio che ha scritto un pezzo di storia. Ascoltando la cover, eseguita in modo perfetto, di “Iron Fist” o la ‘storica’ “Bombenhagel” non si tarda a considerare i Sodom come i Motorhead del thrash metal. L’atmosfera da ‘the day after’ un conflitto nucleare è presente in maniera opprimente anche su “Enchanted Land” o sulla abrasiva “Conjuration”. L’esplosività dei Sodom è incontenibile, in un brano come “Christ Passion” il groove creato dalla band di Gelsenkirchen è davvero avvolgente. Il sound prodotto su questo album è inconfondibile, ma i Sodom a partire da questo capolavoro saranno abili nel modificare il proprio sound pur mantenendo il tipico timbro dello stile Sodom. Un grande gruppo, forse meno capace tecnicamente delle altre due band facenti parte della ‘sacra’ triade (Kreator e Destruction), ma terribilmente concreto. Nuclear winter!