7.5
- Band: SODOM
- Durata: 04:07:43
- Disponibile dal: 15/11/2024
- Etichetta:
- BMG
- Noise Records
Spotify:
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Lo avevamo giustamente tributato nel settembre del 2022, in occasione del suo trentesimo anniversario, ed ora, a distanza di poco più di due anni, siamo nuovamente qui per parlare di “Tapping The Vein”. Il famoso disco blu dei Sodom, il quinto in carriera della band tedesca, il primo con Andy Brings alla chitarra, l’ultimo con Chris Witchhunter alla batteria. Un album uscito nel periodo peggiore per il thrash metal, spesso dimenticato in sede live dal gruppo stesso, ma rimasto tra quelli più sentiti e apprezzati da parte dei ‘sodomaniacs’ (i fan più agguerriti della band guidata da Tom Angelripper) e degli appassionati del genere.
Il motivo di questa nuova rivisitazione è presto detto e nasce da un lavoro ultra certosino che ha visto nella figura dello stesso Brings uno dei protagonisti assoluti di questa edizione speciale del full-length, oggi rimasterizzato, remixato e ampliato con l’aggiunta di alcuni inediti e ben tre testimonianze live dell’epoca, sparse tra Colonia, Dussedolrf e Tokyo. Come spiegatoci nella lunga intervista rilasciataci dal chitarrista della Ruhr, l’intenzione era quella di pubblicarlo già dieci anni fa, a celebrazione dei vent’anni di “Tapping The Vein”, ma diversi intoppi bloccarono la release, posticipandola di fatto al novembre del 2024.
E visto che dell’album ne abbiamo parlato a tempo debito, cogliamo l’occasione per soffermarci sugli extra contenuti nella versione deluxe pubblicata dalla BMG in collaborazione con la Noise Records. Pezzi inediti che vanno così ad impreziosire e rendere ancor più unico quello che in sostanza può essere definito come un cult album, proprio per quel marchio da ‘oggetto raro’ che si porta dietro dal 1992.
Dopo aver quindi assaporato il remaster dell’album ufficiale, è un autentico salto temporale quello che ci fa mettere all’ascolto degli undici brani di “Tapping The Vein”, ripresi direttamente dai nastri analogici registrati in studio e modellati a dovere da Brings, così da cogliere la vera essenza di quel momento, quando Tom, Chris ed un giovanissimo Andy diedero fuoco ai propri strumenti. Senza effetti del caso, senza riverberi, il tutto assume un aspetto ancor più rude e violento.
A proposito di energia, cosa dire dei tre show sparati letteralmente sulla folla sull’asse Germania-Giappone? È soprattutto la data di Tokyo a certificare la potenza riversata da Tom e compagni: complice una resa sonora praticamente perfetta (la registrazione venne effettuata direttamente dal locale), la scaletta proposta ai nipponici (“we love you, you are the best” recita lo stesso Angelripper al termine di “Skinned Alive”) mette in rilievo la capacità di creare un fiume in piena di riff da parte dei due musicisti, sorretti dalle mitragliate senza interruzione di Witchhunter, in modo da piallare ogni cosa, travestendosi così da novelli Attila del thrash metal. Tra le altre canzoni, doveroso segnalare la rockeggiante “The Kids Wanna Rock”, cover di Brian Adams, suonata proprio nella data tenutasi in terra d’oriente. Meritevole infine l’intero show di Colonia, anche solo per una questione, se vogliamo, affettiva, visto che si tratta dell’ultimo concerto di Chris alla batteria.
Edizione speciale, quindi, non solo da collezionisti, che ci offre in pieno, a 360 gradi, uno spaccato esaustivo di una delle thrash metal band più importanti di sempre.