SOFY MAJOR – Waste

Pubblicato il 29/10/2015 da
voto
5.0
  • Band: SOFY MAJOR
  • Durata: 00:40:15
  • Disponibile dal: 30/10/2015
  • Etichetta:
  • Solar Flare Records

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Non si può certo non affermare che “Waste” dei Sofy Major sia un album da gettare nel bidone della spazzatura. Ma non si può neppure affermare che “Waste” sia un album imprescindibile nella discografia dei francesi o che sia un album che possa cambiare le sorti del noise rock mondiale. Già dal precedente album le influenze ‘melvinsiane’ erano davvero evidenti ed anche ora, in quest’opera, i Sofy Major non riescono a liberarsi dall’ombra imponente che offusca la loro vena creativa. Sembra che il trio non riesca a personalizzare ed a rendere un poco originali le bordate noise rock e le divagazioni più ‘commerciali’ del genere che i Melvins ed i Big Business hanno sdoganato. Per chi scrive, dal precendente “Idolize” non è cambiato poi molto. Non c’è stato un passo in avanti. Non c’è stata crescita. Non c’è stata sperimentazione. Caratteristiche che il genere richiama. Ed anche se “Idolize” era un album sufficente questo “Waste” è un passo indietro. I Sofy Major sembra che non abbiano ben chiaro cosa fare. Oltre a non riuscire a districarsi dalla loro infuenza artistica maggiore, hanno una certa confusione compositiva. I pezzi sono una via di mezzo tra il retaggio noise rock degli anni novanta ed un substrato che a volte sfocia in ritornelli un po’ stucchevoli e forzati. Sembra che vogliano scrivere un pezzo quasi radiofonico che possa fare breccia su più persone possibili. Anche il piglio con cui suonano sembra freddo e distaccato, totalmente privo di mordente e convinzione. Questo sicuramente non è l’intento concettuale che aveva ispirato ed ancora da linfa votale a band quali Melvins, Unsane ed Helmet. “Waste” non riesce a destare interesse se non per qualche ascolto e non cattura l’attenzione. Troppo slegato, disomogeneo e derivativo. Dovrebbero imparare dai compagni d’etichetta Pigs a scrivere un album di noise rock con gli attributi. Dovrebbero imparare ad essere più personali ed impegnarsi a scrivere canzoni che abbiano un’anima ed una colonna vertebrale.

TRACKLIST

  1. Waste
  2. We See Fire
  3. Turning point
  4. Slow Everywhere
  5. Infinite Pil Case
  6. Black And Table
  7. Iron Butt
  8. Devotion Man
  9. As Happy As
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