6.5
- Band: SONATA ARCTICA
- Durata: 00:54:10
- Disponibile dal: 26/10/2004
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Audioglobe
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Chi avrebbe mai pensato che i finlandesi Sonata Arctica avrebbero ottenuto così tanto successo? Solo pochi anni fa supportavano Rhapsody e Stratovarius in tour ed oggi i giovani nordici cavalcano le metal charts nazionali e non. Senza nulla togliere al valore della band, tutti musicisti più che preparati, i Sonata Arctica hanno indubbiamente saputo sfruttare il momento propizio per il power metal, trainato da Stratovarius e pochi altri, per ritagliarsi una solida e stabile posizione. “Reckoning Night” è il quarto album del quintetto, e pur non portando praticamente alcuna novità, ha il pregio essere tanto orecchiabile da ipnotizzare subito l’ascoltatore poco esperto del genere. Nonostante momenti più cadenzati e lenti come “Blinded No More”, la band da il meglio su canzoni veloci, sparate a centottanta di metronomo, come “Ain’t Your Fairytale”! Per fortuna i finnici non torturano i nostri timpani con canzoni dalla batteria a frullatore per tutto il disco, difatti la seconda parte di “Reckoning Night” contiene episodi più passionali, vedi, “White Pearl, Black Ocean…”, lunghissima suite non troppo complessa a dire il vero, ma certamente d’impatto, oppure “Shamandalie”, una ballad in cui spicca il cantato di Tony Kakko, che per una volta dimentica il suo proverbiale gelo e si concede in un’interpretazione sentita e convincente. “Reckoning Night”, come ogni disco di punta della potente Nuclear Blast si presenta al pubblico come un prodotto confezionato impeccabilmente, d’altro canto dai Sonata Arctica si va a colpo sicuro, sono bastati quattro disco per esaurire tutte le sorprese. Un po’ poco…