SONATA ARCTICA – The Days Of Grays

Pubblicato il 15/09/2009 da
voto
7.5
  • Band: SONATA ARCTICA
  • Durata: 00:59:26
  • Disponibile dal: 18/09/2009
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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I Sonata Arctica non sono più i ragazzini di una volta. Gli anni trascorsi dall’ottimo debutto “Ecliptica” sono diventati dieci e nel frattempo la band scandinava ha fatto evolvere il proprio sound rendendo sempre più marginali le strutture power metal filo-Stratovarius in bella mostra nei primi tre dischi. Già con “Reckoning Night” ed ancor più con il successivo “Unia” il quintetto finlandese ha spostato gli equilibri verso sonorità variegate che spaziano dal rock all’heavy metal anche all’interno dello stesso brano, sposando influenze progressive fino a pochi anni fa impensabili. Il nuovo “The Days Of Grays” ricomincia dalle strutture complesse, irrispettose della tradizionale forma canzone presenti nel già citato “Unia”, sin dall’opener “Deathaura” che, tra oscuri passaggi sinfonici e minimali frangenti intimisti, crea suggestivi contrasti in grado di essere pienamente apprezzati solo dopo numerosi ascolti. Le prime impressioni suscitate da “The Days Of Grays” possono essere quelle di un disco pretenzioso e slegato, ma proprio sulla scia del nobile predecessore il nuovo tassello della discografia dei Sonata cresce a dismisura col tempo, limitando i cali di tensione alla banalità di un singolo deludente come “Flag Into The Ground”. Le splendide armonie melodiche di “Last Amazing Grace” (probabilmente l’apice del disco), i refrain epici sfoggiati da “Zeros” e “Juliet” e l’hard rock non convenzionale di “As If The World Wasn’t Ending” sono solo alcuni dei momenti caldi del disco prima del degno finale a titolo “Every Fades To Gray”, che riprende con l’aggiunta del cantato l’omonima intro strumentale. Tra power metal, hard rock, rock e AOR i Sonata Arctica hanno scelto di prendersi tutto; come accadde nella precedente release il risultato è di quelli che scotta (forse leggermente inferiore, a dir la verità), un mix dal gusto deciso e personale che potrebbe risultare indigesto a chi rimane legato alle canzoni lineari e orecchiabili degli esordi.

TRACKLIST

  1. Everything Fades To Gray (Instrumental)
  2. Deathaura
  3. The Last Amazing Grays
  4. Flag In The Ground
  5. Breathing
  6. Zeroes
  7. The Dead Skin
  8. Juliet
  9. No Dream Can Heal A Broken Heart
  10. As If The World Wasn’t Ending
  11. The Truth Is Out There
  12. Everything Fades To Gray (full version)
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