
7.0
- Band: SOTO
- Durata: 00:48:38
- Disponibile dal: 24/05/2019
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Sony
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Jeff Scott Soto si può considerare per certi versi un outsider, uno di quei musicisti che in oltre trent’anni di carriera, pur rincorrendolo, non ha mai veramente gustato il successo, quello vero, quello che scolpisce il tuo nome nell’Olimpo, la dimora degli Dei del rock. Eppure questo artista non molla mai e continua a sfornare dischi di qualità, da solo e insieme agli innumerevoli progetti a cui ha preso parte. Il nuovo “Origami” riprende le coordinate del precedente “Divak”, uscito ormai tre anni fa, per portare avanti un heavy metal corposo, ma melodico ed orecchiabile grazie alle parti di tastiere ed alle linee vocali che rendono i brani di facile assimilazione. “HyperMania” apre il disco con una spruzzata di elettronica ed un ritmo danzereccio, il pezzo risulta perfetto per essere passato in radio, perché coinvolge ed è semplice allo stesso tempo. La title track invece si rende essenziale perché mostra cosa sa fare la band nel momento di tirar fuori gli artigli. Le chitarre di Jorge Salan costruiscono ritmiche serrate ed imponenti che rendono le strofe decisamente nerborute, prima dell’esplosione del ritornello heavy. Per gli estimatori dell’hard rock, arriva “World Gone Colder”, altra cannonata dal sound moderno ed al passo con i tempi. Dal canto suo, Jeff Scott Soto firma un’altra grande prestazione vocale, nulla di cui stupirsi visto che il cantante originario di Brooklyn negli anni ha sempre fatto scintille al microfono, tanto da essere stato chiamato a cantare con grandi nomi come Yngwie Malmsteen, Journey o Axel Rudi Pell. La power ballad “Torn” è la prova dell’intensità con cui Soto riesce ad interpretare i suoi testi, arricchendoli di colori ed emozioni. Altro cambio di registro, dopo la dolcezza arriva il pugno di ferro, “Dance With The Devil” è uno dei capitoli più heavy e rocciosi dell’intero disco, diretto, quadrato e mai eccessivamente veloce. Anche le parti soliste di chitarra abbandonano l’orecchiabilità per dar man forte alla corazzata ritmica che avanza senza lasciare superstiti. “Origami” non contiene nessuna hit di livello superiore, eppure le undici canzoni che compongono il disco possiedono tutte un’anima, nessun riempitivo, nessun calo di intensità. Un bel ritorno per i Soto, che con “Origami” confermano il loro ottimo stato di salute.