6.5
- Band: SOUL DRAGGER
- Durata: 01:09:50
- Disponibile dal: 07/02/2020
- Etichetta:
- Time To Kill Records
- Distributore: Goodfellas
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Ecco dunque arrivare anche l’esordio sulla lunga distanza dei romani Soul Dragger, forieri dell’opera prima omonima, composta da undici brani in bilico fra rispettati canoni del thrash metal ed un gusto melodico più moderno, con un pizzico di metalcore a condire il tutto.
Alex (chitarra e voce), Davide (chitarra), Jake (basso e voce) e Flavio (batteria) se la cavano in maniera più che discreta dal punto di vista strumentale e, coadiuvati dal produttore Marco ‘Cinghio’ Mastrobuono, riescono ad esprimersi ottimamente attraverso la propria musica, seppur con una certa prolissità che va ad influire sul risultato finale. Ovviamente si può pensare ad una scelta cosciente, ma a volte un’eccessiva ridondanza porta ad una perdita d’attenzione da parte dell’ascoltatore, magari ben più galvanizzato da composizioni più asciutte e snelle.
Sia chiaro, le strutture principali sono accattivanti fin dall’iniziale “Rise”, robusto thrash con impennate melodiche, seguita da “Damatio Memoriae”, tirata e paragonabile ad un vero e proprio diretto in volto; la parte vocale riesce a dare qualcosa in più come in “Angel”, andando a portare un valore aggiunto prima di “Maid And The Beast”, col suo incedere fra arpeggi acustici ed un crescendo in classico stile metal, con un assolo finale in grado di mostrare ulteriormente la caratura melodica dei Soul Dragger. Si pesta sull’acceleratore con “Everyday” mentre “Before Chaos” è curatissima nei riff di stampo metalcore, gustosissimo strumentale che precede “Alone”, forse il brano migliore di questo album. Andando verso il finale si avverte un senso di ‘già sentito’, alimentato specialmente da “War Nightmare”, un po’ troppo insistente su ripetizioni ridondanti, mentre “Death’n’Destruction” riesce a riequilibrare le forze giocando fra moderno e classico e coniugando due facce della stessa medaglia.
In definitiva i Soul Dragger riescono nell’impresa non facile di proporre qualcosa di classico ma al passo coi tempi: qualche ingenuità in meno ed un piglio più sbarazzino potrebbero giovare non poco in futuro.