7.0
- Band: SPECCHI DI GIADA
- Durata: 00:15:09
- Disponibile dal: 08/04/2019
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Gli Specchi Di Giada nascono nel 2017 dalle ceneri dei Camera Oscura, intorno ad un nucleo formato da Luca Nasetti (voce e chitarra) e Alessio Cattivera (chitarra), e decidono di lanciare un guanto di sfida ad un mercato, quello del rock di stampo heavy cantato in italiano, che sembra ormai obsoleto. I due musicisti, ai quali si affiancano il batterista Jacopo Ciancamerla e il bassista Diego Ilari, vogliono dare ampio risalto ai loro testi, che affrontano temi importanti, senza timore di prendere una posizione (“non è simbolo di classe il colore delle razze, Fedeltà, Onore e Gloria, falsi dei di questa storia”), e da qui nasce l’idea di sfruttare la nostra lingua madre per cantare delle canzoni che, nella loro componente musicale, si appoggiano invece su un hard rock robusto e sanguigno. Quello che abbiamo tra le mani è un demo di tre pezzi, che rappresenta un buon biglietto da visita per le qualità del quartetto romano: le canzoni sono essenziali, ma non banali, eseguite con il giusto piglio, serio ma non serioso, impegnato ma non didascalico o paternalistico. Un plauso particolare agli assoli di chitarra, che abbelliscono le canzoni con notevole gusto, così come le linee vocali, che rimangono ben impresse nella mente dell’ascoltatore. Dei tre brani presentati, abbiamo apprezzato soprattutto “Falsi Dei” e “Sangue E Cemento”, che sintetizzano al meglio le qualità della band. Certo, la sfida è impegnativa: la proposta non è la più attuale possibile e bisognerà vedere se ci sarà un pubblico interessato a riempire uno spazio rimasto vuoto. Non ci resta che dare fiducia a questi ragazzi e vedere cosa saranno capaci di fare: da quello che abbiamo ascoltato Gli Specchi Di Giada hanno le potenzialità per riuscire a far emergere la propria personalità.