8.0
- Band: SPEED
- Durata: 00:13:41
- Disponibile dal: 24/06/2022
- Etichetta:
- Flatspot Records
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Dopo la rapidissima esplosione nella scena e la devastante partecipazione all’edizione 2022 Sound And Fury festival di Los Angeles (uno degli eventi hardcore più importanti al mondo), vogliamo parlarvi degli Speed, formazione proveniente da Sydney, Australia, che si è fatta notare velocissimamente nella community internazionale grazie al singolo “Not That Nice”, ottimo pezzo HC/beatdown con l’attitudine giusta di chi è cresciuto a pane, Merauder e Biohazard. La particolarità della formazione è quella di essere composta per 3/5 da artisti di origine asiatica, dando quindi origine all’inno che li ha fatti esplodere in risposta ai crescenti crimini razziali sorti durante la pandemia. Il pezzo cancella lo stereotipo di asiatico sottomesso, debole e silente andando ad imporre con forza la propria narrativa con testi potenti: “We’re breaking through/ Set fire to a fucked up truth/ Bite my tongue? They’re racist/ My story ain’t told by fools”. Fronteggiati da Jem Siow, una volta chitarrista dei melodicissimi punk/hardcorer Endless Heights, gli Speed godono di un successo praticamente istantaneo legittimato nel giugno 2022 dal loro primo EP licenziato dalla celebre etichetta Flatspot Records, che conferma le buone impressioni del singolo. I cinque brani aggiuntivi confermano sia l’ispirazione geografica principale, ovvero New York City, che lo studio dettagliato della materia, con influenze che vanno dai primi Hatebreed ai Madball ai Trapped Under Ice: “Another Toy” è fervida ed antagonista quanto basta, proponendo a gran velocità gang vocals, breakdown e parti two step sotto vocals che ricordano un rinvigorito Roger Miret. “Move” e “Big Bite” sono più dinamiche: la prima con qualche influenza hip hop e la seconda con un incedere roccioso. La strumentale “Every Man For Themself” dà un po’ di riflettori alla band, bassista compreso, mentre il finale di “Know Your Foe” è semplicemente uno dei pezzi migliori della raccolta, semplice quanto brutale nella sua attitudine minacciosa.
Senza troppi fronzoli, senza fantasiose contaminazioni o featuring ingombranti, gli Speed dimostrano che l’arma migliore per il genere hardcore resta l’attitudine unita ad un forte messaggio. La bomba è sganciata, curiosi di vedere dove andranno da qui in poi.