SPEED – Only One Mode

Pubblicato il 23/07/2024 da
voto
8.0
  • Band: SPEED
  • Durata: 00:23:51
  • Disponibile dal: 12/07/2024
  • Etichetta:
  • Flatspot Records

Spotify:

Apple Music:

Intransigenti e implacabili, gli Speed sono rapidamente passati dalle prime file della scena hardcore australiana a diventare una forza globale, come riconosciuto da tutti – dai colleghi alla celebrity di turno, dalla scena alla critica.
L’EP “Gang Called Speed” non è mai uscito dalla rotazione degli appassionati e la band non è mai scesa dai palchi dal 2022, protagonista di una crescita progressiva e prodigiosa che per una volta non entra nel meccanismo social ma è maturata un po’ alla vecchia maniera, guadagnandosi il rispetto sul campo (per quanto possibile nell’era di YouTube e dei ‘full set’ condivisi in tempo zero).
Il mantra del quintetto, sin dalle linee di partenza, è stato, appunto, “Only One Mode”: la filosofia dello spingere il più forte possibile applicata a qualsiasi dimensione della vita, dalla musica agli ideali, dalle passioni alle relazioni personali, dal suonare dal vivo alla palestra.
E’ in questo modo che il quintetto approccia il primo disco in studio, respingendo la pressione con l’attitudine granitica che li ha sempre contraddistinti e sfornando il gioiello di heavy hardcore che tutti si aspettavano, senza virare un centimetro dalla propria essenza e servendo qualche palla curva che ne conferma unicità e autenticità: l’opener e primo singolo “Real Life Love” si apre infatti col suono di un flauto traverso, lo stesso che interverrà nel fantasioso breakdown di “The First Test” e che segna in qualche modo l’impronta personale di un gruppo che incarna nella sua interezza il codificato mondo hardcore fino al midollo, ma contemporaneamente continuerà il proprio percorso verso i vertici del movimento a proprio modo, senza mai piegarsi o snaturarsi.
Come abbiamo avuto modo di sperimentare nella prima data di sempre in Italia, ogni componente va ad affiancare il frontman Jem Siow in qualche punto del disco, rendendo l’attacco vocale più vario e aggiungendo ulteriori sfumature sonore a una raccolta che evita di mostrare i fianchi.
Giocando in casa, con le registrazioni affidate all’amico di infanzia Elliott Gallart nei familiari Annandale’s Chameleon Studios di Sydney, gli Speed ottengono un suono crudo ed efficace che sfiora il fondamentale impatto live – unica dimensione imprescindibile degli australiani e di qualsiasi band si voglia definire hardcore.
Il suono degli Speed si basa sempre su Merauder, Biohazard e Trapped Under Ice (diventati un caposaldo dell’ultima generazione di band hardcore), così è un piacere essere accolti da “Real Life Love” con il suo tripudio di parti two step, cori, riff muscolosi e chitarre urlanti.
“No Love But For Our Own” e “The First Test” giocano a scardinare la struttura classica delle canzoni, con uno stop nella prima e una parte centrale della seconda che ai primi ascolti spiazzano l’ascoltatore ma aggiungono un livello di divertimento che amplifica la longevità: anche in altre occasioni gli Speed non si fanno problemi ad eseguire prima una strofa e poi lasciar spazio ad una rissosa parte strumentale. Ovviamente non c’è nulla di nuovo o rivoluzionario in generale, ma questi piccoli accorgimenti uniti al tocco personale e ad attitudine, classe e swag rendono “Only One Mode” un disco fresco, facile da ascoltare e impattante.
“No Love But For Our Own” mostra le influenze metal del gruppo, “Kill Cap” e “Shut It Down” sono una più classica ed efficace dimostrazione di violenza, “Only Foes” e “Send Em 2 Sydney” sbrigano velocemente il lavoro.
Senza proseguire con una superflua descrizione dei brani è chiaro che, anche grazie a questo scintillante debutto, gli Speed sono il “pacchetto completo” che incarna lo spirito hardcore e contribuisce a rendere vivo e pulsante il genere nel 2024. Non è facile individuare, se non a posteriori, il momento esatto in cui un gruppo è nel suo ‘prime’, quel lasso temporale che non coincide con la massima popolarità ma nell’arco in cui potenza e splendore sono irripetibili: nel caso degli australiani, probabilmente, lo stiamo vivendo.

TRACKLIST

  1. Real Life Love
  2. Don’t Need
  3. No Love But For Our Own
  4. Only Foes…
  5. The First Test
  6. Kill Cap
  7. Send Them 2 Sydney
  8. Shut It Down
  9. I Mean It
  10. Caught In A Craze
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.