6.5
- Band: SPELLBLAST
- Durata: 00:37:18
- Disponibile dal: 16/11/2022
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A distanza di quattro anni da “Of Gold And Guns”, lavoro ambientato nel vecchio Far West, gli Spellblast si rifanno vivi con un disco nuovo di zecca e nove composizioni per certi versi più classiche o almeno senza nessun elemento così caratterizzante. Con “Classified-V” si entra quasi a far parte di una immaginaria unità di ricerca, trovandosi al cospetto di alcuni strani ed inspiegabili casi da risolvere: un nuovo concept, stavolta autoprodotto, che lascia più libertà compositiva alla band che infatti inserisce svariate influenze in questi quaranta minuti scarsi di musica. Si parte a testa bassa con la ruvida “The Wow Signal”, pezzo che si muove con disinvoltura tra partiture heavy metal e qualche timida influenza power. Le chitarre di Luca Arzuffi e Francesco Fisogni viaggiano sostenute sui ritmi più lanciati di “The Hands Resist Him”, brano dinamico che colpisce con l’ugola ruvida del cantante Gabriele Bruno. L’aggressiva “The Dyatlov Pass” ci mostra qualche passaggio thrash che ben si amalgama con un più classico heavy-power e – tra riff stoppati e qualche indovinata apertura melodica – ci si trova di fronte a quello che probabilmente è il miglior pezzo della tracklist. Un heavy più stravagante, che strizza l’occhio al sound americano, è ciò che caratterizza l’elettrizzante “The Yogtze Riddle” mentre la seguente robusta ed oscura “The Overtoun Bridge” graffia con chitarre decise e linee vocali piacenti. L’inno finale “The Children Of Woolpit”, ricordando qualcosa di Powerwolf e Civil War, chiude il disco con ritmi controllati e linee vocali avvolgenti e canticchiabili.
Gli Spellblast si mettono sempre in discussione, cercano nuovi stimoli e non si accontentano di percorrere la strada più facile; Forse non sempre sono riusciti a creare dischi avvincenti ma meritano senza dubbio rispetto. “Classified-V” è un buon lavoro che ci riconsegna il gruppo, capitanato da Luca Arzuffi, su territori decisamente più convincenti.